Da meno 24 ore è terminato l’incontro da tra Pallotta e il direttore sportivo Monchi che si è tenuto Boston. Il presidente giallorosso ha dato carta bianca al...
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Un metodo innovativo, su cui il presidente della Roma sta puntando per tentare di essere un passo avanti rispetto ai competitor: «È una cosa davvero difficile da fare. Puoi guardare 6000 giocatori, ma se vuoi cercare determinate caratteristiche, vanno visti ore e ore di video di ogni calciatore. L’unico modo in cui avremmo potuto farlo era attraverso il machine learning. Siamo stati fortunati: abbiamo incontrato diverse persone, tra cui 2 donne, e così è stato creato il gruppo del machine learning. Se Monchi dice ‘Vorrei vedere questo, questo e quell’altro’, possiamo iniziare a costruire un sistema che identifica quei calciatori, filtrando quei 6000 giocatori iniziali».
LA GUERRA CON LE RADIO
Tra i temi affrontanti durante la conferenza anche quello del fenomeno delle radio romane, tanto invise a numero 1 di Boston: «A Roma c'erano 9 stazioni radio che parlavano di Roma 24 ore su 24. Questo era quello che succedeva 3 o 4 anni fa. Ad oggi siamo l’unica squadra in Europa che ha una sua stazione radio, a cui abbiamo dato vita circa due anni e mezzo fa. Credo che nel frattempo ne abbiamo mandate 2 in bancarotta, adesso ce ne mancano altre 7. Abbiamo bisogno di spiegare la nostra versione dei fatti. Se le ascoltassi tutti i giorni, mi butterei dal Tobin Bridge (un ponte di Boston, ndc) perché sparano m***a tutto il giorno su quello che facciamo».
INVESTITORI CINESI
In chiusura della conferenza, a cui ha partecipato anche Javier Sobrino, direttore del piano strategico e delle innovazioni del Barcellona, Pallotta ha scherzato su un possibile interesse di investitori cinesi nella Roma: «Dategli il mio biglietto da visita», la battuta tycoon americano che ha divertito la platea presente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino