SALERNO - Ancora insieme, con il chiaro intento di completare il puzzle granata. Che da agosto scorso ad oggi ha iniziato finalmente a prendere una forma chiara, ma al suo...
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In questi incontri, però, si è parlato anche di altro, di giocatori per l’esattezza. L’intento del club sembrerebbe quello di rinforzare l’organico, senza effettuare spese folli per immaginare sin dall’inizio possibili salti di categoria ma quantomeno per puntare con maggiore decisione ai playoff. In che modo? Rinforzando l’organico con le pedine giuste: preferibilmente di qualità e giovani (fascia d’età tra i 22 ed i 26 anni). Per i nomi resta ancora tutto top secret, i ruoli però sono una certezza. Premesso che Gomis, Minala, Sprocati e Coda sono per Bollini intoccabili (solo il secondo e terzo sono già certi di una permanenza futura), le priorità dovranno essere un difensore centrale da affiancare a Bernardini, un playmaker di qualità ed un esterno offensivo. Scelte che non dovrebbero discostarsi molto da quelle societarie (Ronaldo?).
A proposito, la società. Sarà sempre la stessa? Qualche rumors inizia a farsi spazio nei vicoli salernitani, ma è presto per capire cosa stia accadendo davvero. E così non resta che pensare alla stretta attualità, quella più imminente e certa. Dunque rieccoci qui con Bollini. L’unico che di fatto riuscirà a completare una stagione ed iniziarne un’altra senza interrompere il proprio lavoro. Mai infatti sotto la gestione Lotito-Mezzaroma un tecnico è rimasto seduto sulla panchina granata per due campionati di fila. Ma si sa, c’è sempre una prima volta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino