Salernitana in vendita, due offerte: summit con la Federcalcio

Salernitana in vendita, due offerte: summit con la Federcalcio
La fumata è ancora grigia, ma si respira cauto ottimismo, dopo l'aggiornamento tecnico di ieri pomeriggio. La promessa quasi obbligo è quella di ritrovarsi...

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La fumata è ancora grigia, ma si respira cauto ottimismo, dopo l'aggiornamento tecnico di ieri pomeriggio. La promessa quasi obbligo è quella di ritrovarsi all'inizio della prossima settimana per far venire fuori il nome dell'acquirente della Salernitana. È durato quasi due ore l'incontro interlocutorio tra i professionisti che curano la cessione della società granata e i legali della Federcalcio in via Allegri. Susanna Isgrò e Paolo Bertoli, rappresentanti di Melior Trust e Widar Trust, con i loro collaboratori avvocati e commercialisti hanno fornito le specifiche richieste, rispondendo alle domande del caso e prendendosi ancora qualche giorno di tempo. 

Sarebbero due le offerte più concrete in volata, frutto dell'ulteriore scrematura effettuata nelle ultime ore. I nomi restano top secret. «Stiamo lavorando, contiamo di chiudere presto». Le parti si sono lasciate più o meno così. Il materiale c'è, ma qualcosa è ancora da limare. Si tratta. Anche sul prezzo, che può fisiologicamente scendere (intorno ai 20 mln), sebbene grande attenzione dei trustee sia tutta sull'indipendenza totale e comprovata rispetto ai proprietari uscenti, Lotito e Mezzaroma. Entro sette giorni la proposta d'acquisto più vantaggiosa dovrà venire fuori, stando alla scadenza che si sono dati i trustee. La Figc attende il nome (procedure e scelta spettano a Isgrò e Bertoli): sulla carta può farlo fino al 31 dicembre, ma è chiaro che un filo di preoccupazione fosse in avanzamento prima dei chiarimenti. I curatori della cessione hanno provato a fugare i dubbi in privato. Pubblicamente potrebbero farlo diramando un comunicato tra domani e dopodomani. Tra lunedì e martedì, i due torneranno in via Allegri. Magari anche alla presenza di Gabriele Gravina, che ieri non era a Roma per impegni istituzionali a Teramo. «Niente furbate o scorciatoie», aveva tuonato a giugno il presidente federale, che ha delegato l'ufficio legale ad occuparsi della vicenda, con in testa l'avvocato Giancarlo Viglione. In mattinata aveva detto la sua anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli: «Siamo in grande apprensione, sarebbe un peccato sciupare questa occasione di restare in A con scenari che non voglio nemmeno immaginare. Seguiamo ovviamente le vicende nei limiti delle nostre competenze e abbiamo sempre manifestato vicinanza alla società». Nell'estate 2011 fu proprio il Comune di Salerno a mettere la squadra cittadina nelle mani di Lotito e Mezzaroma, sotto l'amministrazione De Luca, per far ripartire il calcio dalla Serie D dopo il fallimento della vecchia società. 

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Il Mattino