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Una lunga serata dalle mille emozioni (molto diverse tra di loro), dai continui capovolgimenti di fronte (complice i cambiamenti dei vari risultati). Una lunga serata che si chiude con la Salernitana che tira un grandissimo sospiro di sollievo.
La vittoria del Tombolato dei granata (0-2) e il pari della Sampdoria a Castellammare (0-0) permettono alla Salernitana di spazzare via l’incubo della retrocessione diretta in Lega Pro, ma non quello dei playout dove Ferrari e compagni affronteranno il Frosinone che avrà il vantaggio del fattore campo.
Per tentare l’impresa, sperando sempre di ricevere buone nuove dagli altri stadi, Marino per la prima volta cambia in piccola parte il suo undici iniziale affidandosi alle novità Caligara, Tongya, Hrustic e Simy. E la scelta ripaga.
In generale l’approccio dei granata è positivo, poi la magia di Hrustic all’11’ su punizione fa andare tutto o quasi in discesa almeno al Tombolato. Il Cittadella, infatti, non sembra avere le forze per reagire, mentre la Salernitana gioca in relativa scioltezza.
Peccato che negli ultimi undici metri manca sempre il guizzo decisivo (clamorosi gli errori di Tongya e Ghiglione al 45’ e 55’), poi però al 75’ riecco ancora una volta Simy. Quinto gol in stagione che da la definitiva tranquillità ai granata del proprio risultato, in attesa di tutti i finali che spingono poi la Salernitana al playout. Per il momento pericolo scampato, ma ora servirà lo sforzo più importante per non abbandonare la B.
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