Salernitana, Ventura rompe il silenzio: «Avverto la fiducia della società»

Salernitana, Ventura rompe il silenzio: «Avverto la fiducia della società»
Di Tacchio, Akpa Akpro e Cicerelli si, Cerci e Giannetti no. Queste le scelte, forzate dagli infortuni, prese da Gian Piero Ventura alla vigilia della delicata sfida con il...

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Di Tacchio, Akpa Akpro e Cicerelli si, Cerci e Giannetti no. Queste le scelte, forzate dagli infortuni, prese da Gian Piero Ventura alla vigilia della delicata sfida con il Crotone. Proprio a poche ore dalla sfida dell’Arechi, l’allenatore dei granata è tornato a parlare dopo due settimane di silenzio stampa: «Difficile dire cosa sia successo nell’ultimo periodo, in più c’è il rischio che venga frainteso. Il momento che stiamo vivendo è un po’ inaspettato, a essere sinceri non positivo. Con calma dobbiamo riprendere il discorso interrotto qualche tempo fa, magari aiutati dalla salute dei giocatori. Fiducia della società? Avverto la stessa fiducia da giugno scorso - ha affermato con convinzione in conferenza stampa - Io sono qui in veste di allenatore, certo, ma anche in termini diversi. Non credo ci siano problemi nei rapporti con la proprietà. Non sono soddisfatto, vorrei però vedere qualche segnale, altrimenti sarebbe un problema. Ma mantengo la serenità, e poi in questa settimana mi è parso di rivedere in allenamento lo spirito di San Gregorio Magno».

 

Ma nel corso della settimana Ventura ha avuto modo anche di confrontarsi con una piccola frangia della tifoseria granata: «Ho avuto un colloquio con i tifosi che ho invitato per spiegare un equivoco di fondo. Non mi è stata chiesta la Serie A. La mia presenza si scontra con delle dichiarazioni che la società avrebbe fatto e credo che la gente abbia capito». Inevitabile, poi, un commento sul secondo tempo di Cittadella vissuto seduto in panchina senza dare alcune direttiva alla squadra: «Ero tra lo sconcertato e deluso perché non ricordavo di aver mai visto una partita del genere, ero molto arrabbiato e l’ho detto ai ragazzi. Se vuoi reagire devi iniziare a deciderlo tu squadra, non puoi affidarti all’allenatore. Data l’età poi – conclude Ventura -  sono stato costretto ad andarmene con tre minuti di anticipo perché dovevo andare in bagno, altrimenti avrei fatto brutta figura davanti alle telecamere». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino