SALERNO. È tempo di docce fredde, poi tiepide e infine, finalmente, calde. Per molti, ma non per tutti. E non soltanto perché ieri pomeriggio la Salernitana all’Arechi ha...
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Ma anche e soprattutto per i segnali che stanno arrivando alla vigilia del derby con la Paganese. Non sarà certo una partita normale quella con gli azzurrostellati del presidente Trapani e del factotum D’Eboli. Anche e soprattutto per gli intrecci di mercato di cui si è parlato e di cui si parlerà alla riapertura delle liste a gennaio. E non solo sull’asse Salerno-Pagani. Ma andiamo con ordine.
Menichini ha confermato la decisione di tornare a schierare la Salernitana prima maniera. I granata, infatti, domani pomeriggio giocheranno con il triangolo rovesciato, tre mediani e quattro difensori davanti a Gori.
Accantonata per il momento la difesa a tre, complice anche la squalifica di Tuia nel pacchetto arretrato e quella di Favasuli in mediana, si torna a giocare con il 4-3-1-2. Il trainer granata ha già deciso pure l’undici da mandare in campo e finalmente si rivedrà in campo, dal primo minuto, il tandem tutto brasiliano composto da Calil e Gabionetta. Il primo è il capocannoniere del torneo, sta attraversando uno straordinario momento di forma, ha un feeling impressionante con il gol (sette centri in 13 gare) e agirà a ridosso del tandem offensivo.
L’unico dubbio che attanaglia la mente dell’allenatore è proprio il partner da affiancare a Gabionetta in attacco. In due lottano per una maglia da titolare: Negro e Nalini. Il primo pare in vantaggio su Nalini per via di una condizione non ancora al meglio a causa del pestone rimediato da Sacilotto alla caviglia destra che ancora fa i capricci. Ieri, Menichini ha alternato entrambi al fianco di Gabionetta.
A centrocampo, invece, al fianco di capitan Pestrin agiranno Bovo nel ruolo di mezzala destra e Giandonato dalla parte opposta. Quest’ultimo, dunque, è il candidato principale alla sostituzione di Favasuli sull’out mancino. In calo le quotazioni (e anche la permanenza a Salerno) di Volpe.
L’ex bandiera del Lanciano, che nella seconda parte della scorsa stagione fu il trascinatore della Salernitana di Gregucci, è a scadenza di contratto ma sembra avere già le valigie pronte. Il fatto di essere finito progressivamente all’ultimo posto nelle gerarchie del tecnico è un segnale indicativo di un matrimonio sul viale del tramonto. Difficilmente Volpe rimarrà a Salerno dopo la finestra del mercato di riparazione di gennaio. Insieme a lui anche i vari Ginestra, Mounard fino ad arrivare a Castiglia. I primi due sono da tempo ai margini e proprio la Paganese non ha mai fatto mistero di essere interessata a loro. Il problema era (e forse lo sarà ancora) di natura economica. Due le ipotesi: o la Salernitana parteciperà al resto dell’ingaggio; oppure il cobra (non è esclusa l’ipotesi della risoluzione) e il francese dovranno abbassare le pretese. Staremo a vedere. Discorso diverso per Castiglia che pare destinato altrove. Ma tant’è.
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Il Mattino