SALERNO - La notte delle stelle. In campo, in tribuna ed anche in curva. Stasera all’Arechi, la capolista Salernitana affronta la corazzata Lecce davanti alle telecamere di Rai...
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Sul rettangolo verde fresco di trasemina, invece, Salernitana e Lecce ci arrivano con qualche defezione eccellente ed alcuni dubbi tecnici. Menichini dovrà fare a meno di Pestrin e Colombo per squalifica, oltre che dell’infortunato cronico Gabionetta, ma non deroga dallo spartito tattico degli ultimi tempi. In avanti, infatti, sarà triangolo rovesciato con Calil alle spalle di Nalini e Negro. Il Lecce invece, orfano del centrocampo titolare, si schiera comunque con il tridente: Lerda ha portato con se gli acciaccati Diniz ed Abbruzzese (difensori) e sta valutando se far partire dal primo minuto Miccoli insieme a Moscardelli. Alla fine, l’ex Juve e Palermo sarà regolarmente in campo. Altro dubbio è la posizione di Mannini se in difesa o più avanzata.
Per la prima volta da quando è sulla panchina della Salernitana, Menichini parla del prossimo avversario come della squadra più forte di tutte. «Di fronte avremo un grande Lecce che ritengo il più attrezzato per poter vincere questo campionato – ha detto il tecnico dal sito ufficiale, senza contraddittorio – Hanno la miglior difesa e verranno a giocarsi le loro chance: quando avranno palla cercheranno di impostare il gioco per sfruttare la qualità dei loro elementi. Bisognerà stare attenti e concentrati soprattutto in fase di non possesso e, quando abbiamo palla, dovremo fare quello che sappiamo fare».
Il trainer granata non lo dice apertamente, ma sa benissimo che da scontri diretti del genere si decide la stagione, anche se siamo all’inizio. «Sicuramente non è una partita decisiva – precisa – È anche vero che il nostro percorso di crescita passa attraverso questi avversari. Fare belle prestazioni e risultati con squadre del genere dà ancora più convinzione, autostima, morale ed entusiasmo all’ambiente».
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Il Mattino