Salernitana: Lotito «I tifosi ringraziassero che sono in B»

Salernitana: Lotito «I tifosi ringraziassero che sono in B»
La Salernitana continua a non parlare, o almeno in parte visto le rare interviste concesse ogni tanto a ad alcune emittenti televisive, ma qualche dichiarazione seppur mascherata...

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La Salernitana continua a non parlare, o almeno in parte visto le rare interviste concesse ogni tanto a ad alcune emittenti televisive, ma qualche dichiarazione seppur mascherata è arrivata ieri sera da parte del patron Claudio Lotito dopo la gara con il Cesena nell’esterno dello stadio Arechi: “C’era un rigore su Rosina, il loro portiere ha fatto i miracoli. Non mi aspetto niente da questo finale di stagione. Non è vero che non abbiamo l’attaccante. La gente deve capire che nel calcio esistono fattori imponderabili, occorrono tempo e pazienza. Questa squadra ha dimostrato di essersela giocata ad armi pari con tutte le più forti. Colantuono è un buon allenatore, altrimenti non lo avremmo scelto. Ha messo a posto la squadra anche da un punto di vista fisico”. Sarà lui l’allenatore del futuro? “Non parlo, sono in silenzio stampa”.

 
Poi, ovviamente, è arrivata anche la classica considerazione sulla tifoseria granata: “Pochi tifosi? Non lo dite a me. Per venire qui ho rinunciato al Gran Premio di Formula E a Roma, avete visto quanta gente c’era? Non commento, sono in silenzio stampa – dice il proprietario granata -. Ringraziate Dio che state in Serie B fissi, se la gente non è contenta si trovi un altro presidente che la porti in A e poi magari in D. La multiproprietà? Non è vero che non voglio andarci ma c’è poco da ragionare, anche con un cambiamento della normativa è impossibile che un presidente abbia due squadre nella stessa categoria. In caso di promozione sarei costretto a venderla entro tre mesi, non ci sono escamotage. Sono contrario all’introduzione delle seconde squadre in Lega Pro. La Lazio non la farà, c’è già la Salernitana. In questo modo prendo due piccioni con una fava”.
 

Infine uno spunto sul Var: “L’ho portata io con Tavecchio quando tutti gli altri erano contrari. L’anno prossimo ci sarà anche in B, i costi ricadranno sulle società. In Serie A ogni società si accolla tra i 250mila ed i 300mila euro. Stiamo lavorando per abbattere le spese vista la differenza di budget con la cadetteria”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino