Salernitana, 3-0 al Monza: dopo quattro mesi con Sousa si torna a vincere all'Arechi

I granata conquistano tre punti preziosi per la salvezza

L'esultanza di Candreva
Tre gol che valgono tre punti pesantissimi. Con una prova di carattere oltre che di compattezza, la Salernitana si sbarazza del Monza e ritrova finalmente il sorriso allo stadio...

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Tre gol che valgono tre punti pesantissimi. Con una prova di carattere oltre che di compattezza, la Salernitana si sbarazza del Monza e ritrova finalmente il sorriso allo stadio Arechi. Al di là delle novità Ochoa e Kastanos, per la seconda in granata Paulo Sousa decide di dare continuità riproponendo il 3-4-2-1 con Coulibaly e Crnigoj in mediana al posto dei vari Nicolussi Caviglia, Bohinen e Vilhena. Ma se nella ripresa il vantaggio iniziale di Coulibaly rende tutto più semplice, nel primo tempo la scelta di rinunciare a un vero playmaker ripaga a tratti. Perché? Perché in alcuni momenti la Salernitana non solo fa fatica a ripartire ma tende anche a schiacciarsi troppo lasciando con estrema facilità il possesso palla al Monza (vedi nei primi minuti e in quelli conclusivi), in altri invece riesce a ripartire con rapidità andando in diverse circostanze vicina al gol del vantaggio (vedi la parte centrale). 
 
Piatek e Ochoa decisivi per motivi diversi: al 10’ Candreva ci prova con un tiro-cross sul quale non può arrivarci Piatek, poi il polacco diventa concretamente il vero protagonista. Ma in negativo. Al 15’ dopo un’ottima ripartenza firmata Coulibaly-Crnigoj non riesce a buttare in porta il pallone da pochissimi passi, al 17’ invece è lasciato da solo in area ma di testa, sul perfetto cross di un propositivo Sambia, manda clamorosamente fuori. Errori a parte, il momento è tutto granata. Ma, come detto, non dura per molto tempo. Dopo la grande occasione di Candreva al 22’, tiro dall’interno dell’area di rigore deviato in maniera decisiva da Izzo, la Salernitana torna a faticare in mezzo al campo riconsegnando così il pallino del gioco agli ospiti che comunque soltanto al 40’ creano l’unica occasione. Ma che occasione. Cross dalla sinistra di Caldirola per il liberissimo Ciurria che sembra già pronto a battere Ochoa, ma il messicano con un vero miracolo si oppone sul colpo di testa dell’esterno brianzolo. 

Si decide tutto nella prima parte della ripresa: se nella propria metà campo il numero uno granata lascia tutto invariato ricandidandosi così fortemente per la maglia da titolare anche per il futuro, in quella offensiva ci pensa Coulibaly cambiare il destino della gara. Completamente, con una vera perla. Il suo tiro a giro al 52’, in perfetto stile Del Piero, non solo sblocca la partita ma per certi versi vale anche da ipoteca per la conquista della vittoria. Dopo il miracolo di Ochoa su Carlos Augusto al 56’, la Salernitana tra il 65’ e il 71’ mette al tappeto il Monza, che nel finale rimarrà in dieci causa espulsione di Donati, con i gol di Kastanos e Candreva e in un colpo solo ritrova, oltre agli applauditissimi Mazzocchi e Maggiore, la vittoria allo stadio Arechi dopo quattro mesi di digiuno. 

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Il Mattino