Salernitana, patto con Lotito: tornano i tifosi allo stadio Arechi

Salernitana, patto con Lotito: tornano i tifosi allo stadio Arechi
La marcia su Roma, le premesse di disgelo, le promesse di Lotito e la rinnovata fiducia da parte della curva sud. La Salernitana stringe un nuovo patto per la serie A con i suoi...

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La marcia su Roma, le premesse di disgelo, le promesse di Lotito e la rinnovata fiducia da parte della curva sud. La Salernitana stringe un nuovo patto per la serie A con i suoi tifosi e la torcida granata decide di tornare all'Arechi domani con il Cittadella, dopo la diserzione andata in scena con il Venezia (che sarebbe dovuta andare avanti fino a fine stagione). Domani pomeriggio gli ultras torneranno in curva. Si è deciso tutto al termine di una lunghissima giornata cominciata ieri mattina a Roma (in un incontro con Lotito in persona) e conclusasi con un botta e risposta a suon di comunicati ufficiali. In mezzo qualche crepa nello zoccolo duro della curva sud Siberiano.

 
La Salernitana promette la serie A, l'anno prossimo e senza mezzi termini e gli ultras fanno rientrare la protesta. «Da sabato - si legge nel comunicato degli Ultras - torneremo a sostenere la Salernitana, non perché ci abbiano convinto le promesse di Lotito, ma perché vogliamo concedere a chi si è fatto carico di questa Storia Centenaria la grande responsabilità che si è assunto, dichiarando pubblicamente di non volere cedere la Società ma di volerla portare a competere dove crediamo di meritare». La giornata è cominciata con un mezzogiorno di fuoco nella capitale. Come anticipato su questo stesso foglio, una delegazione di tifosi si è recata a Villa San Sebastiano, quartier generale di Claudio Lotito nella città eterna per parlare con la proprietà del futuro e dei programmi del club. Lotito ha accolto gli ultras nel suo studio, a due passi dalle Terme di Caracalla. L'incontro è stato breve, ma pieno zeppo di promesse. Un quarto d'ora o poco più in cui l'imprenditore capitolino si è detto il primo ad essere deluso dall'andamento fallimentare della squadra. Non solo. Lotito ha garantito una stagione di vertice per l'anno prossimo. Per le primissime posizioni. Non una squadra ma una corazzata, insomma, che non dovrebbe neppure passare dai play off. Le indiscrezioni sono state poi confermate in un comunicato ufficiale del club. «Nell'incontro con le rappresentanze della tifoseria, la società ribadisce la determinazione e l'impegno a voler perseguire per il prossimo campionato il raggiungimento del massimo obiettivo sportivo possibile ossia la promozione in massima serie». Questo il succo della nota ufficiale che prosegue con l'intenzione di migliorare nell'immediato futuro, rimarcando la solidità del club di Lotito e Mezzaroma. «La crescita fortemente voluta in ottica di solidità societaria non è stata seguita negli ultimi tre anni da analoghi risultati sportivi e questo sarà un ulteriore stimolo affinché venga profuso ulteriore sforzo in simbiosi con la città e la tifoseria». Immancabile un passaggio nell'anno del centenario, con la società che spera in una simbiosi (mai sbocciata a dire il vero) con la piazza. «La società auspica pertanto anche un maggiore coinvolgimento di tutti nelle iniziative del centenario, orgoglio e fede della città e della provincia di Salerno». Fin qui le intenzioni del club. Fin qui le promesse di Lotito che pare sia stato affiancato nel bel mezzo dell'incontro anche dalla moglie (Cristina Mezzaroma ndA) che ha aperto le porte di casa alla delegazione ultras.


I gruppi della curva sud Siberiano si sono riuniti in serata per fare il punto della situazione, ragionando a bocce ferme sul da farsi. Alla fine, la maggioranza ha deciso di dare credito alle parole dette dall'imperatore Claudio - de visu - alla delegazione di tifosi presente ieri a Villa San Sebastiano. La piazza resta comunque divisa. Ed anche una frangia degli stessi ultras. Basti pensare che ieri mattina gli Ums hanno deciso di non prendere parte all'incontro «con il Presunto Presidente», dissociandosi dall'iniziativa vista la «mancanza di trasparenza e divergenza di opinioni dei gruppi della curva sud». Contro il Cittadella dunque non ci sarà un Arechi deserto, ma alcune frange oltranziste diserteranno comunque il principe degli stadi. «Chi la pensa diversamente da noi è libero di farlo - si legge ancora nella nota degli ultras - nella speranza di ritrovarci sempre tutti uniti sotto la stessa bandiera, perché prima di ogni cosa siamo Salernitani».
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Il Mattino