Febbricitante, ma felice. Maurizio Sarri si presenta in sala stampa con il primo posto in classifica, qualche linea di febbre e la testa già al Manchester City, applaudendo...
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Quella contro gli inglesi sarà una gara complicata, ma che restituirà al Napoli le notti incantate della Champions. «Vedere l’Europa come una complicazione è ingiusto, è la competizione più bella e per noi è un orgoglio. Dobbiamo sempre fare il massimo» continua l’allenatore. «Giocare col City è difficile, ma è anche bello. Incontriamo spesso le squadre forti nel loro momento migliore, anche stavolta sarà così». Ma lo scudetto resta l’obiettivo primario del gruppo azzurro. «Il campionato è appena cominciato, siamo tante in vetta in pochi punti. I numeri ci danno ragione, sono di ottimo livello, quest’anno ci abbiamo aggiunto anche grande qualità. 90 punti per lo scudetto? Forse si, ma dopo Natale il campionato cambierà, sarà difficile affrontare chiunque».
Nonostante le tante partite giocate, il Napoli visto contro il Sassuolo ha convinto anche dal punto di vista atletico. «Non so quanto si possa parlare di fisico in questo momento. Ormai da agosto facciamo partite ogni tre giorni e ci alleniamo poco, però i ragazzi li vedo bene. Stiamo provando ad alternare le forze con qualche cambio di gara in gara». Anche in difesa continua il gioco dei ruoli, ma Maksimovic continua a non vedersi. «Maksimovic aveva giocato più di Chiriches in passato, ora ho ritenuto giusto dare continuità a Chiriches» la risposta di Sarri. «Non esiste un vice Albiol o un vice Koulibaly».
L’unica nota stonata del pomeriggio del San Paolo resta la rete degli emiliani, che aveva rischiato di rovinare la festa agli azzurri. «Il gol subito è un classico che ci portiamo dietro. Nel momento migliore prendiamo spesso questo gol per disattenzioni nostre. È successo a Genova come è successo oggi. Era un peccato chiudere in parità il primo tempo, ma siamo riusciti a ribaltarla. Dobbiamo provare a migliorare in questo aspetto».
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Il Mattino