Questione arbitri, i tifosi stanno con Sarri: «È il momento di affrontare il problema per il bene del Napoli» | Video

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Rigori negati e decisioni arbitrali sfavorevoli alla squadra partenopea hanno spinto mister Sarri a richiedere...

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Rigori negati e decisioni arbitrali sfavorevoli alla squadra partenopea hanno spinto mister Sarri a richiedere l’intervento del presidente Aurelio De Laurentiis. Dopo il match con i rossoblu infatti, l’allenatore napoletano ha deciso di manifestare tutto il suo malcontento e le sue perplessità rispetto ad alcuni atteggiamenti estremamente ostili da parte del direttore di gioco.

Immediata la risposta del presidente però, che tramite il sito della società ha commentato così: “Ci sono state alcune decisioni arbitrali sfavorevoli, ma le decisioni degli arbitri, nel bene e nel male, vanno rispettate. Abbiamo investito 128 milioni nel mercato quest'anno, per poter dare ai napoletani e all'allenatore una squadra competitiva”.
Da subito i tifosi in strada, hanno iniziato ad esprimere i loro commenti e le loro incertezze. C’è chi si schiera con De Laurentiis e chi con Sarri. Tutti però, ritengono che la “questione arbitri” vada affrontata una volta e per tutte.
“Adesso è il momento di prendere sul serio una vicenda che da anni ci penalizza” dichiarano i supporer azzurri in strada, “e che nel corso degli anni precedenti ci ha tolto punti importanti durante il campionato. Con il Genoa c’era almeno un rigore a nostro favore e sarebbe stato fondamentale per farci mantenere il primato in classifica. Ora dobbiamo continuare la nostra corsa su una Juve che in federazione si fa sentire e che riesce sempre a battere i pungi sul tavolo quando è opportuno. Siamo tutti d’accordo con Sarri, perché purtroppo è una condizione che ci troviamo a vivere da anni e che – se il presidente non vuole – non cambierà mai. E’ altrettanto vero però, che la squadra è forte e che abbiamo ancora tempo per rimettere a posto le cose. Dobbiamo essere sicuri della nostra forza e delle nostre capacità. Il campionato è ancora lungo”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino