Ha iniziato da Empoli, con quella prima stagione di serie A (merito di una promozione conquistata sul campo nell'anno precedente) che gli ha aperto le porte del grande calcio,...
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In mezzo c'è il Napoli, ovvero quella piazza che lo ha accolto nel 2015 e che per tre anni ha vissuto dell'esaltazione del suo calcio. Tre anni nei quali anche il conto in banca di Maurizio Sarri ha avuto una discreta impennata. D'altra parte anche il suo ingaggio ha avuto una bella trasformazione, dalla serie B alla Champions, o meglio, è passato dai 300 mila euro a stagione di Empoli al milione e 400mila offertogli da De Laurentiis. Cifre decisamente più alte rispetto al passato. E chissà a quanto sarebbe potuto arrivare se lo scorso anno non fosse arrivato alla rottura definitiva con De Laurentiis per poi accasarsi al Chelsea. Che poi dal punto di vista economico, la scelta è stata davvero vincente, perché a Londra Abramovich lo ha accolto con un ricco contratto da 5,7 milioni a stagione, soldi che avrebbe continuato a prendere anche per il prossimo anno se non fosse arrivata la chiamata da parte della Juventus. Ovviamente le cifre fin qui citate sono tutte prive dei famigerati bonus, ma semplicemente il netto previsto all'interno di ogni singolo contratto sottoscritto da Sarri. Ora c'è quello con i bianconeri. Uno step economico ancora più in su. Perché dai quasi 6 milioni di Londra passerà ai 7 di Torino, ulteriore gradino verso l'alto nella scalata. Anche con i bianconeri ci saranno dei bonus legati ai risultati e alle prestazioni, motivo per il quale è lecito pensare che i suoi guadagni possano aumentare già nell'arco della prossima stagione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino