Sarri: «Non farei mai a meno di Insigne Scudetto? L’importante è dare tutto»

Sarri: «Non farei mai a meno di Insigne Scudetto? L’importante è dare tutto»
Dopo lo scialbo pari contro il Chievo Verona ed una sosta di campionato intensa, il Napoli di Maurizio Sarri torna a vincere come sa fare, superando il Milan in un big match solo...

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Dopo lo scialbo pari contro il Chievo Verona ed una sosta di campionato intensa, il Napoli di Maurizio Sarri torna a vincere come sa fare, superando il Milan in un big match solo a tratti esaltante per gli azzurri.

«Abbiamo avuto palle gol importanti, ma ci è mancata brillantezza. Nella ripresa ci siamo abbassati troppo, ma non abbiamo concesso granché a questo Milan. Peccato non aver chiuso senza subire gol», le parole dell’allenatore azzurro a Premium Sport.

A decidere il match tutto l’estro di Lorenzo Insigne, in panchina con la nazionale eliminata dai Mondiali e protagonista con l’azzurro Napoli. «La mia storia qui dice che io di Lorenzo non farei mai a meno. Ma ogni allenatore ha le sue idee. Io Ct in nazionale? Per il momento mi godo questo gruppo», continua Sarri. «Non so se preoccuparmi per il calo fisico della ripresa, bisognerebbe chiederlo più alle nazionali che a noi, in tanti sono stati via fino a due giorni fa. Siamo calati con alcuni giocatori, ora vediamo se riusciamo a metterci a posto in fretta».

All’orizzonte, infatti, c’è già la Champions. «Sicuramente a centrocampo dovremmo cambiare qualcosa nella partita di martedì, i ragazzi hanno speso molto. Hamsik ha fatto un buon primo tempo, poi è calato ma non dimentichiamo che era stato undici giorni in nazionale. Mario Rui? Ha fatto bene, non ha ancora nelle gambe un match intero, ma può darci tanto a livello di palleggio». Gli azzurri ora aspetteranno la Juventus e dalle retrovie avanza la Roma. «Non dobbiamo aver paura delle avversarie, nella vita si ha paura di altro. L’importante è sapere di aver dato sempre tutto in ogni partita».


Chiusura con il riferimento all'eliminazione dell'Italia dal Mondiale. «Nessuno ha preso le difese di Ventura. Qualcuno avrebbe dovuto farlo. Non ho sentito le parole dell'associazione allenatori e questo mi ha fatto male - dice Sarri - Non mi è piaciuta la gogna mediatica a cui è stato sottoposto». «Io ct? Più facile - aggiunge Sarri - che io faccia il politico». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino