Ruggito Juve, Dybala come Messi: la tripletta regala la vetta ad Allegri

Ruggito Juve, Dybala come Messi: la tripletta regala la vetta ad Allegri
Un super Dybala travolge il Sassuolo. La Juventus di Max Allegri asfalta la squadra di Cristian Bucchi (1-3) grazie a una tripletta firmata dal talento argentino e così si...

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Un super Dybala travolge il Sassuolo. La Juventus di Max Allegri asfalta la squadra di Cristian Bucchi (1-3) grazie a una tripletta firmata dal talento argentino e così si conferma capolista del campionato a punteggio pieno dopo quattro turni con l'Inter e il Napoli. Il gol del Sassuolo, al Mapei Stadium, lo segna Politano.


Al di là dell’1-0 su punizione di Nicola Sansone, due anni fa, spartiacque della Juve di Allegri, i Sassuolo-Juve durano poco. Al gol bianconero la partita finisce. Era avvenuto la scorsa stagione, al Mapei e allo Juventus stadium, non ancora Allianz. E’ accaduto spesso, a parte un 1-1. All’ora di pranzo c’è la tripletta di Paulo Dybala, 23 anni, argentino e da affiancare a Messi, a prescindere, per forza. E’ e sarà la Juve per un decennio buono, alla Del Piero, con quel sinistro fatato. Accarezza il pallone, lo pettina.
 
Dunque la rumba bianconera inizia presto e a tratti sembra l’Atalanta. Cuadrado va a nozze con Adjapong, sfonda quando vuole, azionato dal cambio di campo di Alex Sandro: il destro da fuori di Pjanic è respinto da Consigli. Manduzkic da sinistra serve al limite Dybala, rasoterra di prima e gol. Il resto è traccheggio piemontese e fiammate ceramiche rare: Falcinelli davanti a Buffon, grand’uscita e fuorigioco (inesistente). Cross da destra e pericolo con le torri. A Crotone e a Perugia, Falcinelli era l’uomo in più, neanche il Sassuolo bis è appagante.

La partita non decolla mai, nel senso che i modenesi non hanno la forza per rimontare. Da Di Francesco a Bucchi hanno perso tremendismo, la Juve migliora. Cuadrado alla Roma sarebbe stato autolesionistico, per la coppia avvedutissima Marotta e Paratici (il ds è in tribuna, vicino alla stampa, per seguire il match al meglio, con un addetto alla sicurezza ad hoc).

Alex Sandro si muove con personalità, la circolazione di palla è scolastica quanto efficace. Alla ripresa arriva il bis, Higuain per Cuadrado, rasoterra per Dybala e puntata sul primo palo. Finita, neanche cominciata. Ricominciata parzialmente, con il gol emiliano. Adjapong penetra in area, vince un contrasto, Rugani chiude Falcinelli, la palla passa e Politano infila facilmente.

La Juve insiste, naturalmente, gestisce senza affanni. E piazza un altro uppercut con la punizione di Dybala, atterrato al limite da Sensi. La tripletta è da palloncino d’oro, intendiamo che è il migliore dietro forse i marziani Messi e Cristiano Ronaldo. E’ imprendibile per Cannavaro e Letschert, Higuain e Mandzukic creano gli spazi, la Joya ne profitta. Da gioiello vero. Firma autografi a quattro disabili arrivati dietro la panchina. Ah, Matuidi, molto bene. Tempi di gioco e convinzione.


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Il Mattino