Un mese fa la sconfitta di Messina. Tanto bruciante da indurre la società a ricorrere alla misura del silenzio stampa. Nel cuore dell’emergenza Covid-19, nel corso...
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Tocca dunque a mister Parlato (foto ufficio stampa Us Savoia 1908). È lui il primo a rompere il silenzio, esordendo con una doverosa premessa. «Oggi il mio primo pensiero è per tutte le persone che sono venute a mancare a causa del Covid-19 e per quelle che continuano a lasciarci ogni giorno. Dinanzi a questo dramma tutto passa in secondo piano».
Quindi un aggiornamento dal fronte squadra. «Io, i ragazzi e tutti i componenti dello staff – spiega Parlato – stiamo bene. I calciatori – compatibilmente con gli spazi a disposizione – stanno seguendo un programma di allenamento aggiornato di settimana in settimana; due volte al giorno ci forniscono aggiornamenti sul proprio stato di salute, mentre due volte a settimana ci colleghiamo in chat per un confronto più approfondito».
Poca voglia di parlare di campionato e di eventuali prospettive di ripresa. «Non tocca a me decidere se e quando tornare in campo, quindi qualsiasi cosa dica o pensi lascia il tempo che trova. L’unico bene da preservare a tutti i costi è la salute. Non riesco a pensare ad altro. Prego per tutti e mi auguro che ognuno sia così responsabile da preservare accuratamente la propria salute e quella di chi gli sta intorno. Voglio concludere con un messaggio ai tifosi: ci mancano tanto, ma non posso far altro che chiedere loro di restare a casa perché questo è l’unico modo per battere questo virus». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino