Il Savoia ci crede. Vuol tornare nel calcio professionistico e punta tutto sul ripescaggio in serie C (il blocco deliberato dall’Assemblea di Lega la scorsa settimana pare...
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Ad oggi mancano certamente all’appello il manto in sintetico con certificazione Fifa Quality Pro ed i sediolini con schienale (presenti in tribuna) da installare necessariamente anche nel settore ospiti. Da verificare invece la conformità dell’impianto di illuminazione alle caratteristiche tecniche richieste dai “pro” e l’operatività dell’impianto di videosorveglianza.
Ultima questione, quella relativa alla certificazione di agibilità dell’intero impianto sportivo, che ad oggi manca: si dovrà dunque passare per il rilascio del necessario certificato antincendio e per la successiva dichiarazione della Commissione di Vigilanza.
Ampia – nel frattempo – la disponibilità manifestata dall’Amministrazione comunale. «Stiamo facendo il possibile – così Giuseppe Raiola, consigliere comunale con delega allo stadio – per riscontrare a dovere le istanze del Savoia. Crediamo nel ripescaggio e stiamo operando di conseguenza. Diciamo che, al netto di alcuni interventi che dovranno esser realizzati, il Giraud è in linea con i requisiti richiesti. Manto erboso? È lo stesso dell’ultima serie C ma è stato intanto omologato in occasione delle recenti Universiadi. Ad ogni modo c’è un progetto per la sua sostituzione e, nel caso fosse necessario, ci attiveremo in tal senso. Quanto all’illuminazione, toccherà probabilmente sostituire qualche faro, ma l’impianto c’è ed è a norma; per la riattivazione della videosorveglianza bisognerà solo ripristinare i monitor, dal momento che la centrale c’è. Per l’installazione dei nuovi sediolini abbiamo partecipato ad un bando per accedere a fondi regionali, provvedendo intanto a chiedere preventivi ad alcune ditte. Ci stiamo nel frattempo attivando per la dichiarazione di agibilità e per il completamento della palazzina con spogliatoi e uffici».
Torre Annunziata sogna dunque il ritorno in C, ma tutto dipenderà dalla concessione di un’eventuale deroga – al momento prevista solo per le neopromosse, non anche per le ripescate – evidentemente necessaria per il completamento dei necessari lavori di adeguamento del Giraud. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino