Givova Scafati-Dolomiti Energia Trentino 75-62: ottima affermazione dei campani

Gran prova dei campani nonostante l'assenza di Strelnieks, Pinkins e Nunge

Una fase del match
La Givova Scafati chiude l’anno solare con una delle migliori prestazioni stagionali. Contro la Dolomiti Energia Trentino è finita 75-62, grazie ad una prova...

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La Givova Scafati chiude l’anno solare con una delle migliori prestazioni stagionali. Contro la Dolomiti Energia Trentino è finita 75-62, grazie ad una prova spumeggiante ed arrembante, nonostante l'assenza di tre stranieri: Strelnieks, Pinkins e Nunge. Al di là delle superiori percentuali di tiro da due e ai liberi ed il numero superiore di rimbalzi conquistati, ciò che ha fatto divertire il pubblico della Beta Ricambi Arena Palamangano è stato l’atteggiamento profuso in campo dalla squadra, fatto di tanta intensità, dedizione, concentrazione, grinta, cattiveria agonistica: tutte cose che, insieme, hanno regalato un successo importantissimo. Super partita di Alessandro Gentile, 16 punti, rimbalzi, assist, e Gamble in doppia doppia (15-15). Ma bene tutti gli altri.

Coach Boniciolli a fine gara è un fiume in piena: «Nella mia vita di allenatore ho imparato che non c’è collante più solido della consapevolezza di fare fatica insieme. E’ stato questo il primo valore su cui è stata costruita questa vittoria di grandissimo livello. La solidarietà e la consapevolezza che la mia fatica non è quella di un singolo, ma di un gruppo e che pertanto va rispettata, non tradita con tiri forzati, palle perse o atteggiamenti difensivi molli. Quando sono arrivato a Scafati tutti mi avevano detto che questa è una squadra costruita per attaccare e fare un canestro più degli altri, non per difendere.

Tenendo i giochi offensivi di Sacripanti, abbiamo iniziato a lavorare sodo sulla organizzazione difensiva, perché servono regole chiare e certezze soprattutto quando sai di non disporre di una squadra che ha istinti difensivi. In questa squadra, a differenza di altre, se uno viene battuto, interviene un secondo in aiuto e, all’occorrenza, anche un terzo. Trento arrivava a questa partita con un attacco da 86 punti di media e, nonostante l’emergenza in cui siamo scesi in campo, senza ala forte e centro titolari, ne abbiamo preso 62: questa è la base di qualsiasi vittoria, perché quando tieni una squadra come Trento a 62 punti, puoi permetterti di sbagliare anche un tiro facile. Abbiamo visto Mouaha difendere come un assassino. Abbiamo visto quattro uomini fare cambio sistematico senza averlo mai provato, grazie alla loro cultura cestistica, facile da far venire fuori quando sei dentro al sistema. Abbiamo visto Logan giocare 31’ e negare gli hand off, sebbene non sia notoriamente un gran difensore. Questo è stato il modo migliore di finire l’anno, facendo contenti i nostri tifosi. Dopo due giorni liberi prepareremo la partita di Tortona. Siamo ad una partita dalle Final Eight, a cui ho partecipato cinque volte, tre in A2, disputando due finali ed una semifinale, e due in A, disputando due finali. Quando si arriva a giocare quella competizione, tutto è possibile e questa società, i suoi tifosi e la presidenza, meritano le Final Eight, che dovremo conquistare contro una squadra che gioca in Europa ed ha un nuovo allenatore molto esperto»

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Il Mattino