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Conduce per tutta la gara, Scafati, ma rischia di essere beffata a Chieti in un finale al cardiopalma. Vittoria di un punto, 82-83, al PalaTricalle, due punti importantissimi per la classifica del girone rosso del campionato di serie A2.
Gli abruzzesi, che hanno cambiato guida tecnica nel corso della settimana (da coach Sorgentone a coach Maffezzoli), hanno giocato una grande gara, con intensità difensiva e attacchi ordinati e efficaci. Ma nonostante ciò avevano sempre inseguito gli scafatesi trascinati da un monumentale Thomas (35 punti, nella foto).
Così coach Alessandro Finelli a fine gara: "E’ stato un fine settimana molto particolare, perché sapere solo il sabato mattina di avere un positivo al Covid-19, ha messo tutti in agitazione, creando una atmosfera un po’ surreale. Proprio per questo motivo, voglio complimentarmi con i giocatori e con la società per aver avuto la capacità di concentrarsi solo sulla partita, che non è stata affatto bella, condizionata da errori in attacco e in difesa e da tanto nervosismo. Ogni partita presenta degli ostacoli diversi e la partita odierna ci ha messi al cospetto di una squadra che ha cambiato da poco allenatore e quindi aveva una nuova organizzazione, che ci ha costretto ad adattarci in corsa alle nuove situazioni che venivano proposte. Sono stati bravi i miei giocatori a crederci sempre e fino in fondo, anche quando Chieti si è messa avanti di 4 o 5 punti. Con una buona organizzazione difensiva, siamo riusciti a rientrare in partita. Abbiamo vinto grazie ad alcuni episodi, ma l’importante erano i due punti in palio e l’ennesima vittoria agguantata in trasferta. Voglio sottolineare la prova di Thomas, in campo più minuti rispetto al solito, con lucidità in attacco e leadership, decisivo per la vittoria con le sue giocate. Dedica speciale ai nostri tifosi, che non ci riescono ancora a seguire dal vivo, ed alla nostra proprietà, che ci supporta in tutto per tutto e ci permette di avere uno spogliatoio granitico, in grado, com’è accaduto oggi, di portare a termine positivamente un match, pur non giocando bene, grazie alla solidità di persone responsabili".
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