L'Italsciabola made in Campania è di bronzo in Coppa del Mondo

azzurri
Due napoletani, un salernitano e un livornese. Due atleti delle Fiamme Oro, un portacolori dell’Esercito, un alfiere dei Carabinieri. E ancora Italsciabola made in Campania...

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Due napoletani, un salernitano e un livornese. Due atleti delle Fiamme Oro, un portacolori dell’Esercito, un alfiere dei Carabinieri. E ancora Italsciabola made in Campania per 3/4 in Coppa del Mondo a Madrid. Con una formazione giovane, inedita e sperimentale. Festeggiano in Spagna Luca Curatoli, Giovanni Repetti, Michele Gallo e Pietro Torre. Terzo posto davvero prezioso quello conquistato dagli azzurri del commissario tecnico Nicola Zanotti.

Dopo l’argento, ecco il bronzo. Due medaglie in altrettanti giorni per Curatoli. Brilla in pedana la stella classe 1994. «È sempre bello tornare al podio con la squadra dopo le Olimpiadi di Tokyo», racconta soddisfatto lo studente della Luiss. «Strada in salita con l’infortunio di Enrico Berrè. Abbiamo cambiato elementi e i giovani sono stati davvero forti: il bronzo è anche merito loro per l’entusiasmo dimostrato», argomenta Curatoli, protagonista anche nella prova individuale. «E’ stato un fine settimana bello e intenso. Arrivo per la terza volta secondo nelle quattro tappe di Coppa del Mondo. E poi ho battuto per la prima volta il tre volte campione olimpico Aron Szilagyi: un onore ricevere i complimenti dell’ungherese». Gara da brividi contro il quotato magiaro. «Avanti 14-8, sono stato rimontato fino al 14 pari, ma ho messo la stoccata vincente», asserisce fiero lo schermidore partenopeo, argento ai Giochi nipponici.

Spettacolo in pedana. «Formazione nuova: 3/4 non aveva mai tirato in Coppa del Mondo. Tre esordienti si sono fatti valere. E’ stata una bellissima battaglia. Luca Curatoli si è dimostrato un punto di riferimento, ha dato sicurezza e un contributo decisivo, tenendo unita la squadra e stringendo i denti. Assoluto trascinatore», dichiara il responsabile d’arma e maestro Leo Caserta.

Infortunato il foggiano Luigi Samele, il ct Zanotti ha rimescolato le carte. Il capitano non ha tirato, ma ha fatto gruppo, supportando i compagni dalla panchina. Il terzo posto si ammanta dunque di grande valore. Curatoli si è sobbarcato una doppia fatica. «Volto nuovo» Giovanni Repetti (Esercito), spazio al salernitano Michele Gallo (artefice di una grande gara, al primo anno nella categoria Assoluti, entrato tra i migliori otto) e il livornese Pietro Torre, argento individuale e oro a squadre ai Mondiali under 20 di Dubai un mese fa. Un quartetto mai visto prima. 

Italia-Spagna finisce 45-37. Prova di carattere nei quarti: Stati Uniti superati 45-22. In semifinale scoglio Ungheria (45-38). Il quartetto azzurro non si è disunito, disputando una prestazione eccezionale con la Germania (45-35).  

«Encomiabile Luca Curatoli, che ha fatto due giorni di gare fino in fondo senza mai risparmiarsi, poi c’è stato uno straordinario esordio dei due giovani Pietro Torre e Michele Gallo e, quando quest’ultimo ha avuto qualche problema fisico, anche Giovanni Repetti ha dato il suo contributo ed è stato bravissimo», riferisce il ct Zanotti. «Abbiamo fatto il massimo che potevamo. E un’altra bella cosa è stata la presenza di Luigi Samele a fondo pedana, che non ha potuto tirare, ma che ha sostenuto la squadra e, insieme a Curatoli, ha visto con piacere l’ottima prestazione dei più giovani», conclude Zanotti.

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Il Mattino