Scudetto Napoli, tifoso si tatua Mario Rui: «È il mio idolo, spero di incontrarlo»

«Mario è il simbolo di questa squadra e della cazzimma napoletana»

Il tatuaggio col volto di Mario Rui
Antimo Verde, 27 anni, originario di Sant’Antimo, tifoso del Napoli con la predilezione per un calciatore in particolare: Mario Rui Silva Duarte, semplicemente noto come...

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Antimo Verde, 27 anni, originario di Sant’Antimo, tifoso del Napoli con la predilezione per un calciatore in particolare: Mario Rui Silva Duarte, semplicemente noto come Mario Rui, laterale sinistro del Napoli dalla stagione sarriana 2017-18. Un’ammirazione indelebile, letteralmente. Infatti, mentre sulla pelle di tantissimi appassionati azzurri iniziano ad apparire tatuaggi col tricolore ed il numero 3, il giovane Antimo ha deciso di intraprendere una strada più originale, tatuandosi il volto del suo idolo, il terzino portoghese nativo di Sines. 

Antimo, le immagini del suo tatuaggio sono diventate virali in poche ore sul web. Com'è nata l’idea e come si spiega questo successo?
«Questa idea nasce poco prima della sosta dovuta ai Mondiali, quando già stavamo disputando un’annata storica. Ho tatuato lui perché secondo me è uno dei simboli di questa squadra. Un giocatore che ha sempre fatto il suo, onorando la nostra maglia. È qui da tanti anni e soprattutto è il mio idolo. Avrei potuto tatuarmi i vari Osimhen e Kvaratskhelia, ma alla fine ho scelto lui perché secondo me simboleggia al massimo la nostra squadra attraverso la cazzimma napoletana. Un episodio che mi ha colpito, e che lo ha visto protagonista, è stato quando nella partita di Milano, contro il Milan, atterrarono Kvaratskhelia in area di rigore e lui partì da metà campo per sollevare il compagno da terra, finendo per litigare con mezza squadra del Milan. Da quel momento è nata l’idea del tatuaggio».

Il tatuaggio è ancora in fase di completamento, giusto?
«Sì. Ho scelto questa annata perché è stata particolare e spero sarà ricca di altri successi, anche se ufficialmente non abbiamo vinto ancora nulla. Non vediamo l’ora di esultare per questo atteso Scudetto. Spero e credo si possa mirare anche a qualcosa in più. Detto questo, verrà tatuata tutta la storia del Napoli: dal Capitano che alzerà il trofeo a qualcosa di storico».

Maradona magari? O qualcuno di un passato più recente come Cavani o Lavezzi?
«Non so se tatuarmi Diego. Avendo 27 anni purtroppo non l’ho vissuto. Con il mio tatuatore, Eddy Giordano, in arte InkedBullet, decideremo insieme sul da farsi».

Come ha reagito il suo tatuatore a questa ondata di viralità?
«Non poteva crederci. Ieri sono andato da lui con degli youtuber napoletani quali ShaleBoom e Super Allan e non riusciva a credere a quanto sta accadendo. Capisco che è stata una scelta ‘folle’ ma sinceramente non ci vedo nulla di male. Vedo persone tatuarsi personaggi di fantasia, mai esistiti. Non capisco perché possa diventare una notizia tatuarsi un calciatore del Napoli».

A questo punto, si sente di fare un appello a Mario Rui affinché possa autografare il tatuaggio?


«Assolutamente sì. Spero che vedrà questo mio messaggio e che mi vorrà incontrare al più presto. L’ho fatto per incontrarlo e poterlo salutare, essendo il mio idolo dal 2017, da quando è a Napoli, anche se lo seguivo sin dai tempi dell’Empoli. Vorrei incontrarlo presto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino