Scudetto Napoli, i tifosi addobbano via Carbonara di striscioni

La strada che collega via Foria a Porta Capuana è un sentiero tutto azzurro

Via Carbonara con gli addobbi azzurri
Napoli. Prossima città dei Campioni d’Italia, fatti i dovuti scongiuri, che di quartiere in quartiere, di rione in rione, si auto-organizza anticipando le altre...

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Napoli. Prossima città dei Campioni d’Italia, fatti i dovuti scongiuri, che di quartiere in quartiere, di rione in rione, si auto-organizza anticipando le altre feste, quelle più istituzionali previste a fine campionato.

Via Carbonara. L’arteria principale che collega via Foria a Porta Capuana è un sentiero tutto d’azzurro adornato. Una cinquantina di striscioni da sei metri per un metro e mezzo, uno per ogni incrocio, tra un palo della luce e l’altro, tra palazzine dirimpettaie, come omaggio trionfale agli azzurri di Luciano Spalletti, sempre più vicini ad un traguardo storico che manca da 33 anni.

Un’iniziativa spontanea partita dai residenti e dai commercianti del quartiere che hanno incaricato lo street-artist Silvestro Sannino (noto sui social come Nigmo Diaries) di realizzare e di disegnare ognuno dei bandoni di stoffa che fanno alzare lo sguardo all’insù ad automobilisti e passanti. Si parte da quelli «in stile calligrafico» – spiega Sannino – come «Grazie Napoli» firmato da «I Ragazzi di Via Carbonara» al «Tutta n'ata storia» di Pino Daniele o all’ormai virale «Ricomincio da Tre» di troisiana memoria. Immancabile lo striscione scritto con il font utilizzato dalle due curve dello stadio Maradona «La frase più bella non è ti amo, ma Napoli in vantaggio». Dichiarazioni d’amore alternate dalla rivendicazione di un senso d’appartenenza che solo il calcio sa esaltare ma anche esasperare: «Non siamo italiani ma napoletani».

Un lavoro che ha richiesto sette giorni di preparazione certosina nei minimi dettagli, con l’apposizione degli striscioni realizzata infine in 24 ore grazie all’impegno di un gruppo di tifosi del quartiere coordinati da Sergio Covino. «Ci sono tanti giovani che non conoscono la storia e non hanno vissuto i primi due scudetti. Ci godiamo il momento adesso e caso mai dovesse arrivare la vittoria della Champions League, ci sarà un mese di festa», afferma insieme ad un gruppo di amici all’esterno della Latteria 1918, storico bar che funge da ritrovo del tifo azzurro. Così come la pizzeria «Add’e guagliune», sempre in via Carbonara, dove all’esterno del locale domina un murale raffigurante la maglia del Napoli col terzo agognato tricolore. «Ricucilo di nuovo sul petto», recita una scritta. Nell’adiacente Napoli Club San Lorenzo, di fianco alle foto dei fasti degli anni di Maradona, alla presenza di qualche appassionato più attempato, è già apparsa la bandiera con l’undici titolare di questa stagione. È scattato il conto alla rovescia, la Storia è adesso.

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Il Mattino