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Profilo basso e una classifica compromessa. Il giorno dopo la sentenza Massimiliano Allegri prova a trasformare la rabbia e la delusione dell’ambiente juventino in forza per ripartire, anche se improvvisamente sembrano essere venuti meno tutti i punti di riferimento. «Accettiamo la sentenza e aspettiamo il ricorso, dobbiamo pensare solo al campo per non ritrovarci con rimpianti tra due mesi quando ci sarà la sentenza definitiva. Ricompattiamoci e continuiamo a lavorare, col profilo basso: per noi non cambia assolutamente niente».
«Dobbiamo fare punti, domani è una partita difficile perché l’Atalanta è in ottima forma fisica, alla Juventus non si gioca mai con leggerezza. E’ un grosso imprevisto, ma da questo imprevisto singolarmente se ne esce rafforzati, e la voglia di fare una cosa molto importante che è quella di vincere le partite sul campo, tutte le situazioni si possono trasformare in opportunità. Io sono l’allenatore della Juventus e rimarrò allenatore della Juventus a meno che non mi mandino via. Dobbiamo essere responsabili di dove siamo e di cosa facciamo». Nel primo pomeriggio è previsto un vertice tra squadra e dirigenza: «Stamattina ho parlato con Scanavino, oggi alle 14.30 ci sarà il presidente Ferrero insieme a Scanavino che parleranno alla squadra - conferma Max -. A noi non ci rimane che fare allenamento, preparare le partita e giocare domani con l’Atalanta. Sono dispiaciuto a livello personale per Cherubini, Agnelli, Arrivabene, Nedved e Garimberti.
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Il Mattino