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Se la Coppa Italia di Serie C non andava snobbata a prescindere perché garantisce l'accesso diretto alla fase nazionale dei playoff alla squadra che la vince, dopo la sconfitta casalinga con il Giugliano l'Avellino ha un motivo in più per tenerla in forte considerazione. Il trofeo rappresenta una strada alternativa sempre meno trascurabile per rimediare a una classifica deficitaria e parzialmente compromessa da un avvio di stagione in salita. Tredici partite, appena tre vittorie a fronte di quattro pareggi e sei sconfitte. Totale di 13 punti, quintultimo posto in classifica in condominio con la Virtus Francavilla. L'Avellino deve rincorrere e far affidamento nel mercato di gennaio per colmare gap e lacune in organico ma, intanto, è tempo di un altro incrocio da dentro o fuori.
Domani (ore 17) ci saranno da far coesistere rotazioni e necessità di firmare un'impresa sul campo della corazzata Catanzaro per accedere ai quarti di finale della competizione di categoria. Per restare in corsa lungo la strada che permette di imboccare una scorciatoia di non poco conto per rimediare alla partenza col freno a mano tirato. Dopo aver eliminato Fidelis Andria e Turris al Partenio-Lombardi si gioca fuori. Una nuova sfida con la capolista del girone C di Serie C dopo il palpitante 2-2 in rimonta in campionato, lo scorso 30 settembre, tra le mura amiche.
Senza sosta, l'Avellino ha ripreso ad allenarsi subito agli ordini di Rastelli, che ha ingoiato il primo boccone amaro della sua avventura bis sulla panchina biancoverde dopo aver inanellato quattro risultati utili di fila. Classica seduta di scarico per chi ha giocato o è subentrato in corso d'opera, lavoro sul campo per il resto della squadra. Squadra che al Ceravolo, a prescindere dalle terapie svolte e dai graduali progressi fatti registrare, dovrebbe fare ancora a meno dei lungodegenti Di Gaudio, Marcone e Zanandrea mentre restano in dubbio gli acciaccati Aya e Dall'Oglio.
Di pari passo, c'è un'altra notizia di non minore importanza dato il turno a porte chiuse appena scontato in seguito ai disordini dentro e fuori allo stadio Zaccheria di Foggia. Al caos prima, durante e dopo il posticipo dello scorso 7 novembre. La trasferta sarà permessa ai tifosi dell'Avellino. Ci saranno sugli spalti per l'incontro con i giallorossi, che si sono confermati al comando solitario della graduatoria andando a vincere in casa del Monterosi Tuscia grazie a un gol di Fazio. A partire dalle 15 di ieri e fino alle 19 di oggi ha preso il via la prevendita per il Settore Ospiti. Biglietti acquistabili al prezzo di 5 euro più diritti di prevendita, online, sul portale Go2, o presso i punti vendita abilitati.
Guai, però, a trarre conclusioni affrettate in merito al fatto che il semaforo verde per la prossima sfida sia da ritenersi pienamente indicativo di un ritorno alla normalità. La Procura Federale sta, infatti, continuando gli approfondimenti richiesti dal Giudice Sportivo per procedere ad ammende e sanzioni nei confronti di Foggia e Avellino e, nel contempo, proseguono le indagini della Questura di Foggia, che ha già posto due teppisti pugliesi agli arresti domiciliari ed emesso cinque Daspo a carico di altri delinquenti locali. I contatti con la Digos di Avellino sono costanti per continuare a passare al setaccio le immagini registrate dal sistema a circuito chiuso di videosorveglianza dello stadio, raccolte dai funzionari delle forze dell'ordine presenti sul posto mediante l'ausilio di telecamere e acquisite dai filmati pubblicati in rete in concomitanza e successivamente agli scontri. Massimo riserbo sul numero di provvedimenti amministrativi che saranno emessi, ma quanto visto si commenta da solo e c'è da attendersi che potrebbero attestarsi in decine i Daspo. Per il conseguente allontanamento per anni da tutti gli stadi d'Italia e dalle manifestazioni sportive di qualsiasi tipo è solo questione di giorni se non di ore.
Il Mattino