Salernitana, Gyomber out. Ma Inzaghi ha già Pellegrino

I dubbi di Inzaghi verso il ritorno in campionato

Marco Pellegrino
L'operazione rilancio della Salernitana comincia da una difesa rinnovata che deve necessariamente diventare anche pronto uso. Pippo Inzaghi ieri ha accolto Marco Pellegrino al...

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L'operazione rilancio della Salernitana comincia da una difesa rinnovata che deve necessariamente diventare anche pronto uso. Pippo Inzaghi ieri ha accolto Marco Pellegrino al Mary Rosy e solo oggi potrà abbracciare gli altri acquisti dell'ultimo giorno. Il difensore giunto in prestito dal Milan, insieme ai colleghi di reparto Pasalidis e Boateng, si candida per una maglia già a Torino.

Nel "nuovo campionato" che inizia alla fine del mercato, la priorità è diminuire il numero dei gol subiti: l'attuale media di due a partita porterebbe direttamente alla retrocessione, se mantenuta. Quella di quattro reti al passivo sul campo del Toro nei tre match giocati in A va quantomeno abbassata per orgoglio. Si resta a tre? Forse. Se così fosse, giocherebbero Pierozzi braccetto (con Zanoli alla sua destra), Pasalidis e un terzo da scegliere tra Boateng e Pellegrino. Nessuno dei due avrebbe i 90' nelle gambe in scioltezza.


L'alternativa è tornare a quattro. Con Fazio già ko, notizie poco incoraggianti arrivano da Pirola e Gyomber. La risonanza di controllo effettuata ieri mattina dall'ex interista ha evidenziato la non completa guarigione dalla lesione di medio grado al bicipite femorale sinistro rimediata il 30 dicembre a Verona. Il capitano dell'U21 azzurra aveva iniziato a effettuare esercizi che prevedevano la simulazione, palla al piede, di gesti tecnici da effettuare in partita. Alla luce di quel che filtra, per evitare il rischio ricaduta, non sarà ancora aggregato al gruppo e salterà pure la prossima.

Lo staff sanitario proverà a rimettere Pirola in sesto per lo scontro diretto con l'Empoli. Del resto, "con gli infortuni muscolari non si scherza, non si possono bruciare i tempi", aveva ricordato Inzaghi prima della Roma. Contro i giallorossi si è arreso al dolore Gyomber, che ha scelto di andare sotto i ferri col consenso della società per guarire quanto prima dall'ernia addominale che finora lo ha limitato. Lo slovacco ha giocato per settimane sul dolore, fin quando l'infiammazione lo ha reso insopportabile. Ieri pomeriggio si è sottoposto all'intervento chirurgico. Tempi di recupero? Su per giù quarantacinque giorni. Potrebbe saltare sette partite (Torino, Empoli, Inter, Monza, Udinese, Cagliari e Lecce) e rientrare dopo la sosta di marzo a Bologna, a nove curve dalla fine. Insomma, si fa sempre più necessario l'apporto dei nuovi.

Pellegrino alza la mano. Ieri mattina è giunto a Salerno, si è sottoposto alle visite mediche e ha sostenuto anche un allenamento differenziato (è arrivato al Mary Rosy quando i nuovi compagni avevano già terminato la loro seduta, nda). «Sono contento, la città è molto bella e non vedo l'ora di unirmi al gruppo. Ho visto le partite finora, compresa quella con la Roma in cui la squadra ha giocato bene ed è mancata solo la vittoria. Credo che la Salernitana sia forte, deve solo cominciare a fare risultato. le sue prime parole Sono un difensore centrale aggressivo e rapido, Posso giocare anche terzino e mi trovo bene sia a tre, sia a quattro. L'obiettivo è la salvezza, bisogna fare punti».
Pellegrino a luglio compirà 22 anni, vuole recuperare il tempo perduto nei primi mesi di stagione al Milan: partito dalle retrovie, la grande occasione concessagli da Pioli a Napoli il 29 ottobre si è trasformata in incubo al 68', quando riportò la frattura composta dell'osso calcaneare del piede sinistro che lo ha tenuto due mesi ai box; a gennaio e ha disputato due partite con la Primavera rossonera per riprendere il ritmo. In granata ha scelto il numero 24 «perché siamo nel 2024, penso sia di buon auspicio per cominciare questa avventura. Sono pronto, mi sento carico darò tutto per aiutare la squadra e far felici i tifosi che sono simili a quelli argentini, molto passionali».


All'Olimpico Grande Torino ci sarà pure Boateng, salvo sorprese. Controlli medici anche per lui ieri al Check Up, oggi primo allenamento in gruppo. Non gioca da sette mesi, Inzaghi dovrà valutare se gettarlo subito nella mischia, di esperienza, o inserirlo gradualmente. Se domenica entrasse, imiterebbe il suo amico Ribéry, che esordì col cavalluccio in casa del Toro in un 4-0 da dimenticare nel settembre 2021. Domani alle 18 il Mali affronta i padroni di casa della Costa d'Avorio ai quarti di Coppa d'Africa: A Salerno non faranno il tifo per Lassana Coulibaly, pur volendogli bene. Il suo contributo contro l'Empoli tra sette giorni servirebbe ma un eventuale passaggio in semifinale lo renderebbe ancora indisponibile (il 10 la finale per il terzo posto, il giorno dopo la finalissima). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino