«Non so ancora perché Luis Enrique non mi vuole nel suo staff. Non l'ho capito. Mi ha detto cose brutte che non merito. Io sono il primo ad essere felice del...
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«Nel puzzle che si è creato mancano i miei pezzi- ha aggiunto Moreno - Sono orgoglioso del mio lavoro, ma voglio elencare i fatti: dopo il Barca B siamo andati a Roma, dopo un anno Luis Enrique non voleva continuare e lo abbiamo seguito. Siamo stati fermi un anno aspettandolo. Poi dopo il Celta è arrivata finalmente una big e abbiamo vissuto anni di successi. Poi è arrivata l'opportunità della Nazionale. Dopo la sua rinuncia, il presidente della RFEF mi ha chiamato per dirmi che il progetto era mio, chiedendo prima il parere a Luis Enrique. E lui mi ha detto che era orgoglioso di me per il grande lavoro fatto. Poi - racconta ancora Moreno - in quella riunione che abbiamo fatto insieme, mi sembrava corretto dirgli che avrei voluto continuare. E lì mi ha detto che avrebbe tenuto tutti fuorché me, lasciandomi sotto choc». Moreno racconta di aver capito che Luis Enrique sarebbe tornato sulla panchina della nazionale spagnola «dalle domande dei giornalisti».
Il Mattino