Spalletti, Macedonia indigesta per l'Italia: «Ma abbiamo giocato una buona partita»

«Non siamo stati pronti a ricreare il blocco squadra»

Luciano Spalletti al debutto
Esordio in salita per Luciano Spalletti sulla panchina dell'Italia che ieri sera non è riuscito a brindare alla sua prima da Commissario tecnico con un successo che...

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Esordio in salita per Luciano Spalletti sulla panchina dell'Italia che ieri sera non è riuscito a brindare alla sua prima da Commissario tecnico con un successo che invece sarebbe stato importantissimo: il pareggio con la Macedonia del Nord a domicilio lascia tanto amaro in bocca e molta incertezza sul cammino degli azzurri nel gruppo C delle qualificazioni ad Euro 2024. È stata una partita intensa per Spalletti, vissuta come sempre in piedi a chiamare schemi, incitare i suoi uomini e parlare con il suo staff. Il Ct si è affidato a tre dei 4 giocatori che aveva avuto fino a pochi mesi or sono nel Napoli: Politano e Di Lorenzo dall'inizio del match e Raspadori nel concitato finale alla ricerca del successo dopo il pareggio in rimonta dei padroni di casa ad opera di Bardhi (per l'Italia la rete del momentaneo vantaggio era stata siglata da Immobile). Senza successo. O meglio senza i tre punti che sarebbero stati fondamentali. 

Al triplice fischio finale Spalletti dopo avere avuto un diverbio con il suo collega Milevski, ha commentato il match. «Purtroppo non siamo stati pronti a ricreare il blocco squadra anche in fase difensiva - ha detto a caldo - E siamo andati in difficoltà sulle seconde palle. Ma la squadra ha giocato una buona partita: non è che abbiamo concesso molto alla Macedonia del Nord». Una pausa a e aggiunge. «Avevamo la possibilità di scegliere dei passaggi per andare a fare male, ma non sempre ci siamo riusciti». Inevitabilmente il discorso cade sull'Ucraina prossimo avversario martedì a Milano. «Dobbiamo cercare di migliorare. Il mio esordio? Dormo sempre poco. Un po' di emozione c'è stata. Non è che si giochi nello stadio, ma in tutto il mondo. Tutta l'Italia era al televisione a guardarci: quello che facciamo sul campo i nostri tifosi sono nelle condizioni di poterci aiutare dall'esterno». 

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Nelle ore precedenti al suo esordio da Ct, Spalletti aveva detto: «Mi è successo di giocare bellissime partite in Champions ma questa vale molto di più. L'inno della Nazionale vale 100 volte la musica della Champions, stanotte ho dormito qualche minuto in meno». Niente tuta per Luciano, ma giacca e cravatta lasciata leggermente larga sotto il colletto della camicia. Al secondo minuto del secondo tempo Immobile di testa l'aveva sbloccata e Spalletti, prima ancora della convalida da parte della tecnologia, aveva sentenziato che la rete era buona. Quando Bardhi ha pareggiato, il Ct è rimasto immobile. Quasi come se avesse fiutato il pericolo. Ora testa all'Ucraina.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino