Spalletti e Napoli, patto scudetto: «Esiste un contratto fino al 2024»

Spalletti e Napoli, patto scudetto: «Esiste un contratto fino al 2024»
Chissà se De Laurentiis avrà ripensato ai turbamenti del gennaio dello scorso anno quando, in poche ore, decise di sorprendere tutti, prendere la bozza del rinnovo...

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Chissà se De Laurentiis avrà ripensato ai turbamenti del gennaio dello scorso anno quando, in poche ore, decise di sorprendere tutti, prendere la bozza del rinnovo del contratto (in realtà, molto più di una bozza) di Gattuso che era già in uno studio legale di Bologna e stracciarla. Oppure allo stillicidio di ipotesi e all'incubo che periodicamente viveva con Sarri che, di questi tempi, era lì a chiedere di volta in volta, o la cancellazione delle clausole unilaterali oppure l'aumento dello stipendio. Fatto sta che questa volta, Aurelio De Laurentiis prende il pallone, lo piazza sul dischetto e calcia a porta vuota. Ovvero, non si sa facendo gol contro chi. Magari, solo perché ha immaginato qualche fantasma. Ma prende e tira. Punta piena. «La SSCN ha un contratto con Luciano Spalletti che lega l'allenatore alla società fino a giugno 2024. Non c'è bisogno di confermare chi è già confermato». Un richiamo generico. Evidentemente il bruciore di stomaco al patron azzurro sarà arrivato al pensiero che possa già tornare di mezzo l'argomento del contratto di Luciano Spalletti. Alla sua maniera, chiarisce la posizione del Napoli e spiega che non ci sono clausole e che non ci sono obiettivi che vanno raggiunti per la permanenza di Spalletti sulla panchina azzurra nella prossima stagione. Spalletti e il Napoli sposi felici fino al 2024. Punto e basta. Ovviamente, non si ferma il patron nel suo comunicato diffuso sul sito e sul profilo Twitter. Perché ipotizza anche scenari di destabilizzazione. Esagerando. 

Dunque, un passo indietro. Spalletti e il Napoli sono legati da un contratto di due anni con opzione unilaterale a favore del Napoli per un altro anno. Ci sono solo i bonus legati ai piazzamenti (scudetto compreso), come in ogni contratto. Tradotto: tutto è nella mani del club fino al 2024. Non ci sono vie di fuga per Spalletti, non sono state definite clausole rescissorie (Sarri ne aveva una di 8 milioni) o cose simili. Né Spalletti le ha mai richieste al momento in cui l'accordo è stato raggiunto il 29 maggio scorso. Il Napoli potrà esercitare l'opzione di rinnovo per la stagione 23/24 entro il 30 maggio del 2023 (cosa che il club dà praticamente per scontata visto il contenuto della nota), quindi non c'è alcun tipo di necessità di doversi vedere per negoziare un rinnovo. La gestione di Spalletti non è legata al piazzamento in Champions, non è una opzione inserita nel contratto: anche senza qualificazione, Spalletti è legato al Napoli ancora per un altro anno. De Laurentiis ha anche speso spesso parole di elogio per il suo tecnico. Non solo quelle in pubblico («È il migliore allenatore mai avuto nei miei anni da presidente») ma anche in privato. Anche perché Spalletti è la sintesi perfetta di quello che il presidente del Napoli adora in un tecnico: è un grande lavoratore nel quotidiano e mette le esigenze della società al primo posto. De Laurentiis è rimasto assai colpito dalle parole che ha usato dopo Napoli-Salernitana per spiegare la questione dei rinnovi dei calciatori. «C'è un piano di taglio degli ingaggi, entro questo scenario ognuno dovrà fare le proprie valutazioni». Aziendalista per modo di dire, sia chiaro. Ma certo, quando Manolas ha preso l'aereo per la Grecia alla vigilia di Natale, non ha avuto nulla da dire. Non era più gradito alla società e lui non ha alzato barricate. Per quest'anno la questione Spalletti non è in discussione: il Napoli ha un allenatore blindato. E semmai avesse bisogno di una nuova blindatura, ecco che il tweet della società è come un lucchetto a doppia mandata. Magari anche un segnale per chi volesse lusingare il toscano che in questi sei mesi al Napoli sta facendo capire al calcio italiano di essere tra i migliori della serie A. Intanto Lucianone concede qualche giorno di riposo ai suoi: la ripresa è fissata per martedì. Ha letto anche lui la nota e si è fatto spiegare i retroscena dai dirigenti presenti a Castel Volturno. Ha sorriso. Ieri mattina, nella seduta di allenamento c'erano anche i tre stagisti azzurri, ovvero Di Lorenzo, Insigne e Meret. Il portiere friulano sarà molto probabilmente titolare anche a Venezia. 

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Il Mattino