Sprocati signore degli exploit Il primatista che oscura Rosina

Sprocati signore degli exploit Il primatista che oscura Rosina
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SALERNO - Avere il copyright e poterlo quindi registrare come un marchio ufficiale sarà praticamente impossibile. Ma pazienza. Non sarà certamente questo il problema. C’è altro che conta. Molto altro. Gol e assist per la precisione. Quasi sempre decisivi. Che ogni volta danno il via alla festa della Salernitana. Ed allora ecco che è inevitabile dire: no Ma…ttia, no party. Anche la nota azienda di bevande ed il suo volto noto, un certo George Clooney, capiranno che mai come questa volta il loro slogan calza davvero a pennello per un altro contesto. Ancora di più dopo la trasferta di Parma. Del resto doveva essere la stagione di Sprocati, e per il momento tutto sembra stia andando per il verso giusto. Sette giornate in archivio e l’antipasto offerto dall’esterno lombardo ha conquistato il palato di tutti. Anche e soprattutto del suo allenatore. Vero è che la panchina iniziale di Parma ha lasciato tutti sbigottiti, ma Bollini ha spinto e non poco per averlo anche in questa stagione. Poi se gli anticipa anche che farà gol, come accaduto venerdì sera al Tardini prima della sostituzione, allora funziona tutto decisamente alla grande. Merito di quella continuità che Mattia Sprocati ha ritrovato negli ultimi tempi.


Dopo una lunga, anzi lunghissima, attesa in tal senso. In questo avvio di campionato ha infatti giocato sin dal primo minuto 5 delle 7 gare totali disputate, saltando soltanto Carpi e Parma. Coincidenza oppure no, nel primo caso è arrivata una sconfitta e nel secondo il pari è stato riacciuffato principalmente per merito dell’ex Pro Vercelli. Una maglia, quella da titolare, conquistata già nella passata stagione quando disputò dall’inizio 9 delle ultime 13 partite del torneo cadetto. Un ruolino di marcia che Sprocati non aveva addirittura dal 2012-13 quando giocò con grossa continuità con la maglia della Reggiana in Lega Pro. Nel mezzo tanta panchina, tanti scampoli di gara e poche maglie da titolare (non più di tre di fila). Ma mai una polemica da parte del direttore interessato. Neppure a Parma quando, come già raccontato, ha sorpreso un po’ tutti la sua esclusione che sembrava avesse addirittura rovinato l’intera serata, poi però spazio alla sostituzione ed il party è potuto finalmente cominciare. 1 gol, 2 tiri nello specchio, 19 palloni giocati, 8 passaggi riusciti, 4 giocate utili ed 1 palla recuperata, senza dimenticare anche le 7 palle perse che in una partita come quella di due giorni fa non hanno però lasciato nessun segno. Questa in numeri la (grande) gara di Sprocati al Tardini. Che sia 4-3-3, 3-5-2 o 3-4-3 cambia poco, per il numero 28 granata deve esserci sempre spazio. Le numerose qualità tecniche ma anche tattiche gli consentono di fatto di poter giocare in varie zone di campo.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino