Prima ha agitato i social network tra favorevoli e contrari, ma alla fine è arrivato il maglio dell'Uci, l'Unione ciclistica internazionale, sulla insolita mise «nuda»...
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Le tutine aderentissime delle cicliste, gialle e rosse nella parte delle spalle e delle gambe, hanno riservato un effetto nudo della zona tra l'ombelico ed il basso ventre: è un trattamento del tessuto color carne che «fotografa» con dovizia di particolari parti del corpo, comprese quelle intime, di solito coperte da magliette e pantaloncini.
Una divisa che il presidente dell'Uci, Brian Cookson, ha definito in un tweet «inaccettabile per ogni standard di decenza», assicurando che l'Unione si sta interessando del caso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino