Il presidente della Liga spagnola Javier Tebas, fra i principali oppositori del progetto di riforma delle coppe europee formulato da Eca e Uefa, inizierà dall'Italia un...
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Il presidente della Liga, Javier Tebas, rispondendo ai direttori dei quattro principali quotidiani sportivi spagnoli durante El golazo de la mañana ha ribadito la sua posizione: «I piani attuali mettono in pericolo la Liga», ha detto Tebas, osservando che l'industria del calcio in Spagna contribuisce all'1,37% del PIL. Un beneficio a rischio a causa del progetto di ECA e UEFA. «Cambia tutto il formato audiovisivo del calcio europeo. La Liga come la conosciamo è in pericolo. Ci sarà una diminuzione di 500 milioni di euro che passeranno alle società che giocano in Champions League. Questo avrà impatto solo sui grandi club che, in breve tempo, lasceranno gli altri a una distanza incolmabile», ha spiegato Tebas. «I club ancora non progettano di bloccare la Liga, ma c'è da vedere come si evolverà la situazione e si deve spiegare all'AFE anche una cosa molto chiara. Se i ricavi diminuiranno, lo stesso succederà per gli stipendi dei giocatori, non c'è dubbio», ha spiegato il presidente della Liga.
Tebas si vedrà, molto probabilmente ancora con Aurelio De Laurentiis che in Italia è stato il primo a scendere in campo per contestare il piano di un format Champions che non premi i piazzamenti in campionato. De Laurentiis è da tempo sostenitore di un torneo europeo, ovviamente contrario alle iscrizioni a tavolino, così come ipotizzato nelle ultime settimane (in Italia, oltre alla Juventus ci sarebbe posto per Milan, Inter e Roma). «L'ECA è dominata da 10 club, tra cui Barcellona e Real Madrid. La Uefa non può optare per la SuperChampions, vogliamo convincere le istituzioni che questo non può essere fatto», la dura posizione di Tebas. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino