«Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati». Angelo Binaghi, presidente Fit, è soddisfatto mentre presenta il bilancio 2017 al fianco di Carlo...
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Una panoramica sul bilancio positivo con un occhio anche al futuro: «Per il prossimo anno prevediamo un listino dei prezzi variabile - aggiunge - e un potenziamento delle pre-quali sia quantitativo, cercando di partire dai circoli, sia qualitativo, facendole diventare un grande torneo italiano. Inoltre pensiamo a un potenziamento dei trasporti e a un collegamento del torneo con le periferie delle città. In ultimo confidiamo che nel 2019 questo torneo possa diventare di 12 giorni e non più di 8. Ancora è troppo presto per pensare quali requisiti impiantistici ci richiederanno. A me è sempre piaciuto pensare a un allargamento sul sito delle piscine. È l'unico sviluppo naturale dell'area. Ovviamente di questo si dovrà parlare con il Coni e con la Fin che le ha in concessione, ma adesso è prematuro capire cosa ci chiederanno».
E sulla possibilità di portare il tennis anche fuori dalla Capitale dice: «Abbiamo portato la Next Gen a Milano e speriamo di portare la Coppa Davis a Torino nei prossimi tre anni. Per il sud, invece, stiamo pensando di farlo diventare il fulcro dello sviluppo del nostro settore tecnico. Se ci sarà l'occasione vorrei portare un Atp 250 itinerante nel sud». Un futuro che per Binaghi si muove soprattutto in tre direttive: «La prima sono i risultati, la seconda rafforzare i rapporti con il Comune per farci raggiungere sia le periferie sia il centro storico. La terza è far diventare Roma punto di attrazione per i tifosi che vengono a vedere il torneo. Abbiamo pagato 10mila euro per portare la Sharapova al Colosseo. Probabilmente avrebbero dovuto pagarci loro...». Inevitabile il passaggio sull'incidente alla Ballroom. «Abbiamo avuto 700mila euro di mancato introito. Quello che è successo può farci pensare che il torneo non ha più bisogno di queste attività collaterali per promuoversi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino