Calcio violento ad Afragola, day after tra solidarietà e veleni

Calcio violento ad Afragola, day after tra solidarietà e veleni
Dopo gli incresciosi episodi che hanno preceduto la sfida del Moccia tra l’Afragola ed il Savoia e la circostanziata denuncia sollevata dal club oplontino, non ha tardato ad...

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Dopo gli incresciosi episodi che hanno preceduto la sfida del Moccia tra l’Afragola ed il Savoia e la circostanziata denuncia sollevata dal club oplontino, non ha tardato ad arrivare la replica della società rossoblù. 


Il Savoia ha denunciato ripetute forme di aggressione, prima al pullman dei propri tesserati, bersagliato con sprangate ed ordigni esplosivi, poi all’auto su cui viaggiavano il presidente Nuzzo ed il vicepresidente Ruggiero (finestrino in frantumi), quindi a due giornalisti di Torre Annunziata, costretti a scappare poiché – anche loro – aggrediti. Condotte («frutto della premeditazione e probabilmente anche della frustrazione») che i biancoscudati – attraverso una nota ufficiale – hanno ricondotto a «numerosi tifosi», all’«ostruzionismo degli steward» e ad «impiegati dalla società Afragolese». Da ultime, le «minacce rivolte a Nuzzo dal direttore generale Iazzetta», quindi l’aggressione «che ovviamente sarà denunciata», subita nella zona antistante gli spogliatoi dallo stesso patron biancoscudato, «da persone riconducibili alla società rossoblù».  

Con una nota stampa, l’Afragolese, nel prendere nettamente le distanze dagli episodi registrati all’esterno del Moccia ai danni dei «giornalisti di solosavoia.it Rodolfo Nastro e Giuseppe D’Ambrosio, i quali avrebbero subito intimidazioni da un ristretto gruppo di persone e non hanno potuto assistere alla partita e svolgere regolarmente il proprio lavoro», ha espresso piena solidarietà agli operatori dell’informazione.

Poi alcune precisazioni, specie all’indirizzo del patron Nuzzo: «La Vis Afragolese 1944 però non ci sta a subire alcune strumentalizzazioni che sono emerse da fantasiose ricostruzioni riportate soprattutto dalla società ospite e ci tiene a precisare che all’interno dello stadio non c’è assolutamente stata alcuna intimidazione nei confronti della squadra e dei dirigenti del Savoia. All’arrivo poi di Antonio Nuzzo accade l’impensabile: il presidente biancoscudato si presenta davanti al cancello d’ingresso e gli viene chiesto, dal nostro addetto alla porta, di identificarsi. La risposta di Nuzzo è di quelle da condannare: inserisce la prima ed entra nel parcheggio dello stadio investendo con la sua auto il nostro addetto ed uno steward, i quali sono tuttora in ospedale in attesa del referto. Il fatto che il signor Nuzzo si sia fatto medicare, come riportano alcuni organi di stampa, è solo un goffo tentativo di giustificare il suo atto teppistico nei confronti di due nostri collaboratori che in quel momento stavano solo svolgendo il proprio compito».


Da ultimo, un inciso a tutela della piazza rossoblù. «Chiudiamo ribadendo la nostra totale solidarietà ai giornalisti di solosavoia.it e invitando il presidente del Comitato Regionale Salvatore Gagliano a venire al Moccia per constatare di persona non solo la correttezza della stragrande maggioranza dei tifosi afragolesi, che non può essere minata dalle azioni di una minoranza ristretta di individui, ma anche quella di tutti i componenti della nostra società che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è composta da tutte persone per bene».
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Il Mattino