La felicità dei campioni napoletani ricevuti da Mattarella e Draghi

Luca Curatoli e Mario Draghi
«Tutto molto bello, piacevole e stancante». Giardini del Quirinale e Palazzo Chigi tappe finali di un’estate indimenticabile. Tinta d’azzurro, ovviamente....

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«Tutto molto bello, piacevole e stancante». Giardini del Quirinale e Palazzo Chigi tappe finali di un’estate indimenticabile. Tinta d’azzurro, ovviamente. Il colore della vittoria, che non è passato inosservato. Ricorderanno la giornata romana i campioni napoletani, che si sono resi indiscussi protagonisti alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo. Palpabile davvero l'entusiasmo dei medagliati a cinque cerchi, che hanno preso parte al duplice appuntamento capitolino. Dapprima la cerimonia di riconsegna del Tricolore al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, poi l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi.

«Una grandissima emozione far parte di questa spedizione, la più vincente di tutti i tempi», osserva orgoglioso Luca Curatoli. Alla sua prima partecipazione olimpica lo sciabolatore classe 1994 ha messo al collo un pesante argento, ripagando a dovere il suo gruppo sportivo. «Mattinata iniziata con Lamberto Giannini, capo della Polizia di Stato e direttore generale della pubblica sicurezza. Pranzo al centro di preparazione olimpica Acqua Acetosa, foto al Palazzo H del Coni, così come quella scattata prima della partenza per il Giappone. Giornata simpatica con Marcell Jacobs, Gianmarco Tamberi e Filippo Tortu». E poi una richiesta accolta: un selfie con Draghi.

Identico scatto per Marco Di Costanzo, bronzo nel quattro senza, insieme a Matteo Castaldo (entrambi tesserati per le Fiamme Oro) e Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle). «Giornata intensa nel corso della quale è stato sottolineato l’impegno della Polizia di Stato nel portare il numero più ampio di atleti alle Olimpiadi in questi anni. Trend in continua crescita e i risultati sono stati incredibili: ben 20 medaglie su 40 griffate Fiamme Oro», sottolinea il canottiere dei Quartieri Spagnoli. «Suggestivo il discorso del presidente delle Fiamme Oro, Francesco Montini, alla presenza del sottosegretario con delega allo Sport Valentina Vezzali. Ho ringraziato i vertici della Polizia per la vicinanza e il sostegno», prosegue Di Costanzo (nelle foto di Simone Ferraro e Luca Pagliaricci). «Divertente ritrovare i ragazzi che hanno condiviso l’avventura di Tokyo», confessa il classe 1992, già bronzo in Brasile ma nel due senza (con Giovanni Abagnale). «Mi ha colpito la disponibilità del presidente Draghi: si è intrattenuto con noi per la foto e il brindisi», evidenzia Di Costanzo, meravigliato della circostanza inconsueta.

«Davvero speciale ed emozionate l’incontro con il Capo dello Stato: ci rende orgogliosi di essere italiani», racconta Giuseppe Vicino, terzo ai Giochi nipponici, riconfermando il risultato di Rio 2016. «Sensazioni bellissime. Ho avuto la fortuna di essere ricevuto nuovamente al Quirinale, la casa degli italiani: è la quarta volta ed è un onore riservato a pochi», ammette il plurititolato atleta della Guardia di Finanza, che ha apprezzato, come i suoi colleghi, le parole di Mattarella. «Avete raggiunto traguardi sportivi di altissimo prestigio e avete emozionato gli italiani». E gli azzurri hanno ricevuto un gradito riconoscimento da parte del garante della Costituzione e del rappresentante dell’unità nazionale: una medaglia celebrativa di Tokyo 2020, a ricordare l’impresa compiuta. «Esperienza memorabile muoversi per le vie di Roma con l’Italia Team. Spero si possa ripetere in occasione delle prossime Olimpiadi di Parigi 2024», auspica fiducioso il gigante del remo e finanziere scelto, classe 1993. In mattinata l’incontro con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco.

L’attenzione (sincera) delle istituzioni ha rallegrato i campioni napoletani. Le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, resteranno scolpite nella memoria collettiva. «E’ stata la più grande Olimpiade della Storia italiana. Abbiamo conquistato quaranta medaglie, record dei record, con dieci ori, dieci argenti e venti bronzi. Mai come stavolta siamo stati le sorelle e i fratelli d’Italia», regalando serenità e gioie all’intero Paese. Toccanti, inoltre, le parole di Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico.

Presenti Irma Testa (Fiamme Oro), la farfalla di Torre Annunziata, storico bronzo nel pugilato, «cannoncino» Assunta Legnate, doppio argento nel disco e nel peso F11 e Vincenzo Allocco, tecnico della Nazionale italiana paralimpica (nelle foto di Francesco Ammendola).  

 

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Il Mattino