Tommasi, prima da sindaco di Verona contro il suo ex allenatore Spalletti

Tommasi, prima da sindaco di Verona contro il suo ex allenatore Spalletti
Come in campo, anche alle urne Damiano Tommasi ha saputo mostrare tutte le sue qualità: la determinazione, la fatica, la capacità di non arrendersi. E alla fine ha...

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Come in campo, anche alle urne Damiano Tommasi ha saputo mostrare tutte le sue qualità: la determinazione, la fatica, la capacità di non arrendersi. E alla fine ha vinto: l'ex centrocampista della Roma e della nazionale italiana da poche ore ha stravolto la sua vita da ex calciatore vincendo al ballottaggio e diventando sindaco di Verona. Non una novità, però, il ruolo di potere: negli anni in cui si è ritirato, infatti, Tommasi aveva assunto la guida dell'Assocalciatori italiane e poi era diventato Consigliere federale della Federcalcio. Nomine che ha lasciato qualche tempo fa per inseguire il sogno della sua Verona.

Un sogno che lo riporterà anche allo stadio, magari per la prima stagionale dell'Hellas Verona, ormai unica squadra in città dopo il fallimento del Chievo. Tommasi potrà sedere in tribuna con i concittadini che l'hanno votato ma in campo, a qualche metro da lui, il fato gli farà ritrovare l'ultimo allenatore avuto in Italia: sulla panchina del Napoli - atteso il 14 agosto al Bentegodi per l'esordio - ci sarà Luciano Spalletti che aveva avuto alla Roma nel 2005/06, l'ultima stagione prima dell'addio.

 

Negli anni successivi, infatti, Tommasi si era spostato per due anni al Levante e per una stagione al QPR in Inghilterra, prima della breve esperienza in Cina con la maglia del Tianjin Teda, primo italiano a giocare nel campionato cinese. Quando Tommasi pensò alla direzione della Federcalcio, Spalletti non ebbe dubbi: «Io voterò per lui. So quali sono le sue qualità umane, per me è facile votare. Ha moralità, equilibrio e cultura» disse Luciano da allenatore dell'Inter. Adesso se lo ritroverà allo stadio, ma da sindaco. Lui che sindaco lo era un po' già in mezzo al campo.

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Il Mattino