L'8 ottobre 2018 sembra già un lontano ricordo. In quella data, infatti, Lorenzo Tonelli viene convocato d Roberto Mancini per le partite contro Ucraina e Polonia in...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I due club hanno fissato il riscatto obbligatorio da parte della Samp al raggiungimento della ventesima presenza in campionato da parte del difensore. Ecco, questo è diventato il problema. Perché fino a un paio di settimane fa, Tonelli era titolare inamovibile per Giampaolo. Era, appunto. Perché da quando è arrivato a quota 13 presenze, la Samp ha messo un freno. La dirigenza, infatti, gli ha fatto capire che non ha intenzione di riscattarlo, e quindi le sue presenze saranno contingentate. Insomma, prigioniero del suo stesso contratto.
E il Napoli? È a conoscenza della situazione, ma non è riuscito a trovare un accordo con l'Empoli, società che avrebbe voluto il giocatore in prestito da gennaio. Morale: da qui a giugno, quando poi il giocatore farà ritorno alla base, Tonelli si allenerà regolarmente a Bogliasco con la certezza di non giocare nel weekend. Il tutto mentre il Napoli si ritroverà a giugno con un giocatore che ritiene fuori dal proprio progetto e che sarà difficile da sistemare altrove visto che nei prossimi mesi giocherà si e no un paio di partite ufficiali. Ma quello della clausola a presenze è un problema che sempre più caratterizza il calcio moderno. Una furbata per invogliare i club a realizzare un trasferimento, ma che in fin dei conti danneggia il giocatore costretto a subirne le conseguenze.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino