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A 24 anni non puoi essere più considerato solo una promessa da mantenere. Anche se ti chiami Junior. Lo sa bene Junior Traorè che adesso deve dimostrare di essere diventato grande. Il periodo di apprendistato - con tanto di alibi per i postumi della malaria - si concluderà martedì sera, perché quello contro il Barcellona sarà il suo esame di maturità. Il Napoli ha deciso di puntare forte su questo ragazzo ivoriano, al punto tale da preferirlo a Zielinski nella lista Uefa e ora è arrivato il momento di pagare i dividendi dell'investimento. La notte di Champions diventa l'occasione giusta, anzi perfetta, per dimostrare che quel talento esploso ai tempi del Sassuolo non è rimasto solo una cometa nel firmamento del calcio italiano. A gennaio ha scelto di tornare in serie A sposando la causa del Napoli e il club azzurro ha deciso di dargli un'opportunità con vista sul futuro. Non certo un colpo «cotto e mangiato», ma da mantecare, far crescere e poi gustare. Fino a oggi ha messo insieme 222 minuti in campionato e 22 in Champions, ovvero quelli dell'andata degli ottavi di finale contro il Barcellona, ma l'impressione è che da qui alla fine della stagione il suo minutaggio andrà continuamente a crescere. Il Napoli lo ha investito del ruolo di «nuovo Zielinski», ha puntato sulle qualità di questo ragazzo che ai tempi del Sassuolo aveva fatto intravedere potenzialità importanti, quasi da top player. Qualche infortunio di troppo, però, ne ha ritardato l'esplosione in Premier League, dove è approdato lo scorso inverno, quando il Bouremouth lo ha strappato al Sassuolo pagandolo più di 25 milioni di euro.
Fallito l'esperimento inglese, Traorè è tornato in serie A dopo la chiamata del Napoli e adesso sta davvero realizzando che questo è il suo habitat naturale. Deve trovare continuità, ovvero maggiore minutaggio, tanto più che la condizione fisica sta migliorando settimana dopo settimana. Il club azzurro lo ha riportato in Italia con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 18 milioni. L'intenzione del Napoli sarebbe quella di prolungare il rapporto con Traorè ma a cifre differenti. Insomma, provare a fare come con Anguissa: far scadere i termini del riscatto per poi intavolare la trattativa con il club inglese su una cessione a titolo definitivo ad altre cifre. Gli uomini del mercato azzurro, capitanati da Maurizio Micheli, ne stanno già parlando con l'entourage del calciatore per sondare la disponibilità a restare a Napoli del ragazzo.
Il Mattino