Trieste-Posillipo 12-10, la sconfitta matura nell'ultimo quarto

Non basta uno straordinario Benjamin Stevenson, autore di un pesante poker a risollevare i rossoverdi

Roberto Brancaccio, tecnico rossoverde
Sconfitta onorevole. E la classifica non cambia. Non incide davvero il ko esterno rimediato da capitan Paride Saccoia e compagni alla Bruno Bianchi. Che tengono testa agli...

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Sconfitta onorevole. E la classifica non cambia. Non incide davvero il ko esterno rimediato da capitan Paride Saccoia e compagni alla Bruno Bianchi. Che tengono testa agli alabardati, offrono una buona prova per almeno tre quarti di gara, poi smarriscono il senso della direzione e agevolano i biancoblu nel finale. La 20esima giornata di serie A1 tra Pallanuoto Trieste e Posillipo termina 12-10 (parziali di 1-1, 2-3, 4-3, 5-3). Si conferma ispirato lo statunitense Benjamin Stevenson, artefice di un poker (trasforma due rigori nel secondo e terzo tempo): risulterà miglior realizzatore dell’incontro.

Gara in perfetto equilibrio fino allo scadere dei 24 minuti. Primo marcatore dell’incontro il giapponese Yusuke Inaba dai cinque metri. Pareggia un ristabilito Julien Lanfranco, che sfrutta la superiorità numerica.

Con l’uomo in più Giacomo Bini porta in vantaggio i suoi nella seconda frazione. Non si fa attendere la reazione posillipina. Stevenson e Giuliano Mattiello firmano il controsorpasso (2-3). Viene espulso definitivamente Agostino Somma per gioco scorretto e il centroboa croato Ivo Bego rimette sui binari dell’equilibrio il match (3-3). Non si distrae il numero 3 a stelle e strisce. Paolo Oliva intuisce il tiro di rigore ma la traversa aiuta l’attaccante classe 1995. Si va all’intervallo lungo sul 3-4.

Nel terzo quarto si ripropone lo stesso duello dai cinque metri con i medesimi protagonisti. Identico l’esito con Stevenson che  firma il +2 in favore dei napoletani (3-5). Divario che viene confermato dal catanese Emiliano Aiello in superiorità (4-6). I pallanuotisti di Daniele Bettini calano un break di tre reti con Giuseppe Valentino, Andrea Mladossich e Inaba, ribaltando il passivo (7-6). Provvede Mattiello per il momentaneo 7-7.

Negli ultimi otto minuti salutano proprio il centrovasca di Fuorigrotta, Lorenzo Briganti, Saccoia, Michele Mezzarobba e Inaba per limite di falli. Viene espulso per proteste Mladossich. Da Makarska arriva il vantaggio triestino. Il difensore Ivan Buljubasic beffa la retroguardia napoletana e Bini in controfuga capitalizza il +2 per i padroni di casa (9-7). Mani sui fianchi per Roberto Brancaccio. Tiene viva la speranza dei rossoverdi l’altro americano Tyler Abramson, che fissa il -1 (9-8), così come Julien Lanfranco (10-9 a 2’22” dal gong). Mettono in ghiaccio il risultato Bini e Andrea Razzi a 25” dalla sirena (12-9). Stevenson regala una beduina fantastica (12-10) a 9” ma non c’è più tempo.

«È stato davvero un gran peccato», commenta il tecnico Brancaccio. «Siamo stati in partita per tre tempi, giocando alla pari, ma nel finale di gara abbiamo pagato qualche ingenuità di troppo, accusando probabilmente anche un po' di stanchezza a causa di qualche rotazione in meno», conclude l’allenatore posillipino (nelle foto di Marco Todaro).

 

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Il Mattino