Turris ad un passo dalla salvezza, gli ultrà: «Carannante uno di noi»

Turris ad un passo dalla salvezza, gli ultrà: «Carannante uno di noi»
«Carannante uno di noi». Si leva forte, al termine della gara vinta contro il Gravina – i tre punti spalancano alla Turris le porte della salvezza – il...

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«Carannante uno di noi». Si leva forte, al termine della gara vinta contro il Gravina – i tre punti spalancano alla Turris le porte della salvezza – il coro degli ultrà corallini all’indirizzo del proprio tecnico. 


«Un’emozione fortissima. I tifosi – commenta Carannante – hanno evidentemente compreso che ci sto, ci stiamo tutti mettendo l’anima per raggiungere il nostro obiettivo. Non posso che ringraziarli per tanto calore, ma la nostra missione non è ancora realizzata. Ci attende una gara delicata contro il Molfetta, serviranno concentrazione e motivazioni ai massimi livelli. La vittoria contro una squadra forte ed organizzata come il Gravina ci dice che, a dispetto di difficoltà e defezioni, possiamo sempre dire la nostra, a condizione che si resti, appunto, attenti e determinati. Ieri è venuta fuori la forza del gruppo, anche e soprattutto di chi fino a quel momento aveva trovato meno spazio. È questa la forza della Turris».

Torna sul coro tributato al tecnico anche il presidente Antonio Colantonio. «C’è poco da interpretare. Roberto quest’anno ha cominciato con noi da sotto zero ed ha svolto un gran lavoro. In futuro ancora con noi? Il campionato non è ancora finito, pensiamo prima a blindare la salvezza. Dobbiamo assolutamente evitare di abbassare la guardia, anche perché abbiamo visto a Picerno cosa può succedere se si allenta la presa anche solo per un tempo». Quindi un passaggio sulle presenze allo stadio nel corso di questa intensa stagione. «Non ci sono stati i numeri in cui magari confidavo e me ne dispiace, ma so bene che la Turris paga uno scotto di mala gestio ereditato dagli anni scorsi. Quest’anno ci ho messo tanto di mio per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo che ci eravamo prefissati, vuol dire che negli anni prossimi farò ancor di più per riaccendere la passione nella nostra città». 


Lancia uno sguardo al futuro anche Giancarlo Improta, che con due reti all’attivo in questo finale di stagione ha prepotentemente contribuito alla causa corallina. «Volevo a tutti i costi rimettermi in corsa dopo quel brutto infortunio. Non è stato affatto semplice e non era detto che ci riuscissi in questo modo, ma il duro lavoro svolto, il sostegno e la disponibilità di società, staff e compagni sono stati determinanti. Siamo ormai ad un passo dalla salvezza, dobbiamo andare a prenderci i tre punti contro lo Sporting Fulgor Molfetta è sarà quasi fatta. Il mio futuro a Torre? Io sono legato a questa piazza, tanto, e sono felicissimo di essere tornato, tanto che non ho nemmeno badato alle telefonate arrivate mentre ero sulla via del piano recupero. Qui c’è una società sana e solida. Pensiamo a raggiungere la salvezza, poi si potrà programmare il futuro in tutta serenità».

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Il Mattino