Hai la squadra giusta ma ti accorgi che c'è chi ha la squadra più giusta della tua. È l'amaro e curioso destino della Turris, che domani ospita la...
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Domani si gioca e a Torre del Greco si respira l'aria delle grandi occasioni. Incontrare una nobile decaduta come il Bari, e magari batterla, serve alla storia ma pure al presente. Vincere, dopo aver pareggiato all'andata, significa dimostrare che non si è inferiori al Bari; vincere significa consolidare il secondo posto; vincere significa acquisire la consapevolezza che la serie C può essere raggiunta anche attraverso la tortuosa strada dei playoff e dei ripescaggi. Tre buoni motivi, insomma, per giocarsela fino in fondo. È per questo che il «Liguori» presenterà il suo abito migliore, seppur sgualcito dagli anni. Ci sarà il sold out. I quattromila biglietti messi in vendita sette giorni fa sono andati a ruba. Ai tifosi del Bari sono stati riservati 150 biglietti per la curva Vesuvio. La società, che ha fatto un grande sforzo economico per allestire una squadra competitiva, gongola per l'incasso. «Vada come vada, voglio che Torre del Greco faccia una bella figura sotto tutti i punti di vista. Questa gara rappresenta un'occasione unica», è il messaggio del presidente Antonio Colantonio. La questura ha predisposto un accurato servizio d'ordine per evitare contatti tra le tifoserie. «Al di là di tutto, sarà una grande giornata di sport», dice il sindaco Giovanni Palomba, che sarà in tribuna. Dove, invece, non siederà Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio e presidente del Bari. «Per scaramanzia», ha fatto sapere il rampollo.
La squadra vive la vigilia con la giusta tensione. Da quando il torrese Franco Fabiano ha assunto la guida tecnica, la Turris ha scalato la classifica fino a issarsi al secondo posto, distante dal Bari ma con un congruo vantaggio (sei punti e una partita in meno) sulle terze. Un cammino di tutto rispetto, e soprattutto un gioco divertente e spettacolare. La Turris prova sempre a imporre il proprio gioco, è votata all'attacco, non a caso esprime il capocannoniere del campionato, Fabio Longo, 32 anni, e già 16 gol. Peccato che un maledetto infortunio lo terrà fuori dal match dell'anno. Mancherà anche Aliperta, il capitano, e sarà un'assenza pesante. Diffidato, si era fatto ammonire nella gara con la Sancataldese per saltare la trasferta di Rotonda e esserci con il Bari. Senonché la gara di Rotonda è stata rinviata per la neve e quindi Aliperta salterà la sfida con la capolista. Dispiace, ma certi giochetti riescono solo a una squadra: la sua maglia è bianconera. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino