Turris, Colantonio si dimette: categoria e futuro in bilico

Il patron ha annunciato il proprio disimpegno ad un mese dalla scadenza del termine per l'iscrizione al prossimo campionato

Il presidente dimissionario Antonio Colantonio
La sua intenzione di disimpegnarsi dalla Turris l’aveva già apertamente sbandierata, anche dopo il grottesco tentativo di cessione – a fine gennaio – a...

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La sua intenzione di disimpegnarsi dalla Turris l’aveva già apertamente sbandierata, anche dopo il grottesco tentativo di cessione – a fine gennaio – a Francesco Guardascione (con cui era stata preannunciata una battaglia legale per i bonifici mai arrivati a destinazione).

A meno di una settimana dalla conquista sul campo di una salvezza dal sapore d’impresa, Antonio Colantonio ha adesso ufficializzato il proprio disimpegno dal club corallino con la formula delle dimissioni «irrevocabili».

L’annuncio è serrato: «Colgo l’occasione per ringraziare la città di Torre del Greco per la vicinanza e la disponibilità mostrata in questi anni di operato. Sono stati anni difficili, carichi e densi di emozione, riempiti da tanti successi sportivi. Insieme sono stati raggiunti traguardi importanti, tra cui il ritorno nel calcio professionistico, dove questa città merita di esserci e di restarci. Custodirò dentro di me l’affetto ricevuto sin dal primo giorno e con la consapevolezza di aver sempre messo il bene della Turris al primo posto. Vorrei ringraziare i calciatori, tutti gli addetti ai lavori ed i tifosi, che insieme hanno reso possibile il raggiungimento dei numerosi successi sportivi».

Le dimissioni – Colantonio, da sette anni patron del club, è – sulla carta – socio della S.S. Turris Calcio Srl. Nella qualità di socio, può – dunque – esercitare il diritto di recesso, previa comunicazione agli altri soci, con conseguente liquidazione delle proprie quote. Il suo disimpegno – indipendentemente dalla formula indicata nel comunicato – arriva in una fase cruciale, ad un mese dalla scadenza del termine per l’iscrizione al prossimo campionato di serie C, con annessi impegni economici ancora da onorare e, soprattutto, in pendenza della proroga – richiesta dalla stessa Turris – per ottenere dal Tribunale il via libera alla ristrutturazione del debito, procedura di cui proprio Colantonio – nel mese di febbraio – aveva sottolineato l’importanza anche in funzione di un’eventuale cessione del club, allo scopo di garantire l’acquirente rispetto all’esposizione debitoria, in termini di certezza e sostenibilità.

Incognita futuro – Rischia, a questo punto, di risultare inutile l’impresa salvezza centrata col blitz di Brindisi. La permanenza in categoria è stata conquistata sul campo ma l’iscrizione, col disimpegno di Colantonio e la mancanza – ad oggi – di un nuovo acquirente in grado di sostenerne la gestione, resta a questo punto in forte discussione.

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Il Mattino