Sarà esaminato nella giornata di martedì, dalla Corte Federale d'Appello, il ricorso presentato dalla Turris contro la maxi sanzione - 6 punti di penalizzazione...
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A tutelare gli interessi della Turris, l'avvocato Chiacchio. La penalizzazione - comminata nel campionato in corso - scaturisce dalla stagione 2014/15 e deriva dagli illeciti imputati alla Pietro Abbate, all'epoca impegnata – prima della fusione con il Miano, che ha dato vita alla attuale Ap Turris – nel campionato di Terza Categoria. Alla Pietro Abbate si contesta l’irregolare utilizzo dei calciatori Antonio Apuzzo, Luca Pinchera, Angelo Folchetti, Giacomo Imoletti, Raffaele De Risi e Giovanni De Luca. Tutti scesi in campo pur se non regolarmente tesserati, secondo quanto emerso dall’attività di indagine condotta dalla Procura Federale. Il Tribunale Federale Territoriale, ritenuta radicata una responsabilità diretta ed oggettiva della Ap Turris, ha deliberato il -6 in classifica da scontarsi nella stagione in corso, oltre che un'ammenda di 600 euro.
Il legale del club corallino avrebbe incentrato la propria difesa sul difetto di competenza dell'organo (regionale ) giudicante, per contestare la legittimità della sanzione.
La penalizzazione ha fatto scivolare la Turris ai margini della zona rossa della classifica. Un'eventuale annullamento - anche parziale - della sanzione rappresenterebbe un'autentica boccata d'ossigeno per la compagine di mister Carannante. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino