Turris, l'obiettivo è continuare a crescere: «Sono orgoglioso. Discorso stadio va avanti»

Turris, l'obiettivo è continuare a crescere: «Sono orgoglioso. Discorso stadio va avanti»
Dal sofferto girone di ritorno dello scorso campionato alla salvezza conquistata con il 3-0 del Liguori al Bari; dall’avvio del nuovo corso targato Caneo ad un quarto posto...

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Dal sofferto girone di ritorno dello scorso campionato alla salvezza conquistata con il 3-0 del Liguori al Bari; dall’avvio del nuovo corso targato Caneo ad un quarto posto condito da unanimi riscontri su scala nazionale. È stato un anno intenso per la Turris ed il bilancio tratto dal presidente Antonio Colantonio è naturalmente positivo. «Abbiamo indubbiamente chiuso l’anno in crescendo. L’anno scorso abbiamo messo per la prima volta piede nel professionismo, categoria che non conoscevamo assolutamente, facendo e raccogliendo meno di quanto finora invece fatto in questo campionato. Primicile e mister Caneo hanno svolto un ottimo lavoro e io sono molto contento di questo quarto posto, che è per me, per tutti noi motivo di vanto ed orgoglio. Non lo dico io, lo dicono tutti: questa Turris gioca bene e diverte, al punto da far parlare di sé l’Italia intera. Sono orgoglioso». Sulle speranze e le prospettive legate al nuovo anno: «La speranza, per tutti, è che il Covid si fermi. La Turris? Vuol continuare a divertire e divertirsi: i giocatori – giovani e meno giovani – dovranno quindi continuare nel loro percorso di crescita. Senza porci limiti, badando anzitutto a raggiungere la salvezza e continuando a praticare quel calcio spettacolo che dà lustro anche all’intera categoria».

Proseguono intanto le interlocuzioni con la Sportium per il progetto del nuovo stadio. «Devo anzitutto fare i complimenti al Comune, che ha tempestivamente risposto a tutte le richieste della società di progettazione. I tempi sono ristretti, perciò l’altro ieri ho parlato di nuovo con un referente della società e chiesto subito una preventiva valutazione di fattibilità dello stadio che ho nella testa: non un semplice stadio ma un’industria capace di mantenersi da sola. Voglio capire se le idee imprenditoriali si sposano con i vincoli della Sovrintendenza ed a breve avrò queste risposte. Dovessero essere positive, allora sarebbe percorribile l’idea del partenariato. Diversamente, la palla passerebbe al Comune per la creazione di uno stadio destinato esclusivamente allo sport, da realizzare in un’area destinata a contenere impianti destinati anche ad altri sport, che tanto lustro hanno di recente dato alla città». Energica la puntualizzazione del presidente: «È questa dello studio di fattibilità la fase più importante. Tocca capire se il progetto si sposa con i vincoli urbanistici».

Inevitabile un ritorno sugli episodi di violenza registrati a margine dell’ultima gara interna contro il Taranto: «Sono molto arrabbiato – rimarca Colantonio –, perché queste cose sono lontane anni luce dai miei ideali. Ho sempre predicato la non violenza: per me non esistono nemici, solo avversari. So anche, però, che in questo caso sono pochissime le persone che hanno predicato e applicato violenza, perciò non ne faccio un dramma, ma dovesse accadere di nuovo e con un gruppo più corposo, potrei anche pensare alle dimissioni. Non vorrei mai essere causa né occasione di eventi potenzialmente tanto gravi. Sarei pronto a farmi da parte, a costo di far scomparire la Turris».

Quindi il messaggio augurale: «Mi ripeto, la prima speranza è che il Covid allenti la morsa. A tutti noi corallini auguro invece di vivere quelle soddisfazioni che tutti sogniamo».

Segnalazione di rischio per Monopoli – SI va intanto verso il divieto di trasferta per i tifosi corallini in occasione della prossima gara contro il Monopoli (si giocherà il 10 gennaio). L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha segnalato il match del Veneziani tra le gare «caratterizzate da rilevanti profili di rischio», rinviando perciò «alle valutazioni del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive ai fini dell’individuazione di misure di rigore», disponendo nel frattempo di «non far avviare la vendita dei tagliandi per i residenti nella provincia di Napoli».

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Il Mattino