Turris, è polemica sullo stadio e Colantonio avverte il sindaco

Turris, è polemica sullo stadio e Colantonio avverte il sindaco
Quella che pareva un’ipotesi nemmeno da mettere in conto, potrebbe diventare per la Turris una realtà con cui fare i conti, se non altro a scopo cautelativo. A fronte...

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Quella che pareva un’ipotesi nemmeno da mettere in conto, potrebbe diventare per la Turris una realtà con cui fare i conti, se non altro a scopo cautelativo. A fronte infatti delle rassicurazioni tecniche fornite circa lo stato di avanzamento dei lavori allo stadio Liguori, il tempo a disposizione – il termine è il 29 luglio – per completare gli interventi di adeguamento potrebbe non essere sufficiente. Da qui, la necessità per il club corallino di avvalersi della deroga concessa alle neopromosse, con possibilità dunque di indicare – ai fini dell’iscrizione – una struttura alternativa allo stadio Liguori.


I nodi riguardano la certificazione del sintetico (ci sarebbero ritardi nell’esame dei campioni prelevati in viale Ungheria) e il completamento dell’impianto di illuminazione (i riflettori installati non bastano per raggiungere il valore di illuminamento accordato in deroga, quindi bisogna attende l’ok del Genio Civile per procedere sulla pensilina della tribuna).

Necessario, dunque, mettersi al riparo individuando una struttura alternativa. Dal presidente Colantonio, quindi, un appello alle Istituzioni. «Nella stagione appena conclusa – spiega il patron – la Turris ha incontrato enormi difficoltà nel reperire una struttura alternativa al Liguori, quindi mi pare evidente che questo ostacolo possa e debba esser superato solo con un intervento del Comune. È fondamentale che si attivi l’Ente: non perché la Turris non voglia fare la sua parte ma perché senza questo impegno istituzionale si rischierebbe di trovare porte chiuse come lo scorso anno».

In quest’ottica è stato intanto avviato un proficuo dialogo con il commissariato di via Sedivola. «Abbiamo riscontrato – continua Colantonio – massima disponibilità da parte del commissariato di Torre del Greco per l’individuazione di una struttura alternativa. Il tempo c’è, se ci si attiva subito, ma senza l’aiuto delle Istituzioni l’iscrizione al campionato è a rischio. Non è una minaccia, tengo a precisarlo, ma un dato di fatto, provato dalle difficoltà già riscontrate all’inizio dello scorso campionato».

Immediato il riscontro del sindaco Palomba. «La disponibilità nei confronti della Turris e del presidente Colantonio è totale. Per quanto riguarda la certificazione del sintetico, abbiamo fissato il termine di mercoledì con l’ufficio competente per procedere ad un’ulteriore verifica dello stato di avanzamento della procedura. Continuo a credere che riusciremo a sistemare tutti gli incartamenti entro il termine indicato dalla Federazione, ma sin da ora posso dire che il Comune di Torre del Greco farà tutto quanto è nelle sue possibilità per sostenere la Turris nella eventuale ricerca di una struttura alternativa. Struttura che, tra l’altro, sono certo indicheremo solo sulla carta, perché il Liguori sarà sicuramente pronto per il primo fischio d’inizio della prossima stagione. Raccolgo quindi l’invito di Colantonio: sono disposto ad incontrarlo in qualsiasi momento per procedere in sinergia».


«Nel frattempo, la società corallina ha incassato il no del Comune di Pagani per l'utilizzo dello stadio Marcello Torre. Resta invece in piedi l'opzione Viviani, anche se in questo caso lo scoglio potrebbe esser rappresentato dal fatto che oltre che dai padroni di casa del Potenza, l'impianto è in uso anche al Picerno». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino