Primo giorno di lavoro per la Turris, che si è radunata quest’oggi al Campo Leone, ex Aura Sport. Insieme ai tanti volti noti della passata stagione, quelli dei nuovi...
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A margine della prima seduta, mette subito in chiaro le cose, a proposito di obiettivi e responsabilità, il tecnico Franco Fabiano. «Non vedevo l’ora di cominciare. Il calcio parlato non fa per me, preferisco di gran lunga quello sudato e giocato. Adesso conta solo il campo. Abbiamo una squadra importante e qualche altra ciliegina la metteremo, ma per il momento voglio parlare solo di quel che abbiamo. Peso delle responsabilità? Mi sento semplicemente ancor più cattivo e determinato. Si assottiglia per noi il margine di errore, è vero, ma questo non è affatto un peso, solo uno stimolo in più. È sempre stato il mio sogno riportare la Turris in serie C. Abbiamo un unico obiettivo e da oggi si pensa solo a conquistarlo».
Nel cuore della preparazione precampionato, fissato intanto un appuntamento di prestigio per la Turris, che parteciperà – la nota ufficiale della Lnd è stata diramata quest’oggi – alla prossima Tim Cup. Turris in campo – in trasferta – nel primo turno, in programma il 4 agosto. Questo vuol dire che la data del rientro da Fiuggi, in programma per il 3 agosto, potrebbe subire modifiche in conseguenza dell’avversario che le urne riserveranno ai corallini. «Più forte sarà l’avversario, più stimolante sarà per noi», conclude Fabiano.
È di Franco Da Dalt – ad un passo da Torre del Greco già nella scorsa sessione di mercato di dicembre – uno dei volti nuovi della Turris che tenterà l’assalto alla serie C. «Mi ha convinto l’approccio della Turris. Società e mister mi hanno voluto fortemente ed io dico di sì solo a chi mi vuole sul serio. La mia posizione in campo? Esterno alto, certo, adattabile a destra e sinistra, ma all'occorrenza ho giocato anche da mezz’ala. Diciamo che mi adatto alle esigenze del mister e della squadra». Categorico anche lui quando si parla di obiettivi. «Ho seguito fino all’ultimo giorno la vicenda ripescaggio, ma a questo punto è inutile continuare a pensarci. Siamo qui per provare a vincere. È ancor più bello arrivare in C per la porta principale e sapere di essere i più forti di tutti». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino