Turris, secondo posto e tanta voglia di restare fra le grandi: «Dipende da noi»

Turris, secondo posto e tanta voglia di restare fra le grandi: «Dipende da noi»
Mancano ancora otto punti, forse dieci, per l’aritmetica salvezza. Perché era e resta questo l’obiettivo principale. La classifica continua però a dire...

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Mancano ancora otto punti, forse dieci, per l’aritmetica salvezza. Perché era e resta questo l’obiettivo principale. La classifica continua però a dire ben altro. Adesso dice che la Turris è addirittura seconda a braccetto col Palermo: avanti di otto punti c’è il Bari, campione d’inverno e capolista incontrastata. La manita rifilata al Messina ha consentito ai corallini di riscattare le precedenti due uscite contro Avellino e Potenza (in cui si era raccolto un solo punto) e di radicare ulteriormente la consapevolezza di avere tutti i mezzi per continuare a stazionare tra le grandi del campionato. 

L’analisi di mister Caneo va ad approfondire anzitutto questo aspetto. «Direi proprio che questo secondo posto è meritato. L’abbiamo raggiunto mantenendo fino ad oggi un atteggiamento molto propositivo e con l’idea di interpretare un campionato all’avanguardia, complice anche – va riconosciuto – un rendimento non al top delle protagoniste preannunciate». Inevitabile, a questo punto, che si generino delle aspettative. «Per la posizione in cui ci troviamo, faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per non disattenderle e per portare avanti la nostra idea di gioco. Sappiamo perfettamente che il girone di ritorno è tutt’altra storia, ma anche in questa storia vogliamo dare tutti noi stessi».

Nonostante la vittoria schiacciante contro il Messina, al tecnico corallino proprio è piaciuto il morbido approccio alla gara dei suoi. «Dobbiamo entrare in campo con l’idea di dare sempre tutto, perché le partite si vincono mantenendo sempre lo stesso piglio, sul piano tecnico, tattico e fisico, sia nella fase difensiva che in quella offensiva: se ci perdiamo in tocchi e tocchettini, arriviamo secondi sulla palla e vengono meno le nostre prerogative, che consistono nel divertirci giocando a calcio, nel far girar bene palla e nel trovare soluzioni importanti in attacco». A proposito di attaccanti: «Sono contento, hanno palleggiato bene insieme. In settimana lavoriamo molto in questo senso. Voglio che gli attaccanti facciano anche reparto da soli e contro il Messina l’hanno fatto, e poi la spinta della squadra era talmente forte che ne hanno tratto tutto il vantaggio possibile». Sui cambi del secondo tempo: «Avevo notato che era subentrato un atteggiamento un tantino blando e questo non mi piace, perché io voglio sempre un atteggiamento propositivo e un certo ritmo, voglio che la squadra si diverta giocando, così come ha poi fatto negli ultimi dieci minuti».

Protagonista della schiacciante vittoria contro i peloritani, Emanuelle Santaniello. Per lui tripletta e pallone – con tanto di firma dei compagni di squadra – portato a casa. «È stata decisamente una bella giornata, anzitutto per la vittoria, che ci ha permesso di riscattare le ultime due partite in cui non eravamo stati brillanti come al solito. I gol, poi, quelli si sa, fanno sempre piacere. I primi due sono stati più facili ma importanti, perché il mister ci chiede sempre di occupare l’area e così abbiamo fatto; il terzo è stato bello perché è stata nel complesso bella l’azione ed io ho provato a prendere in controtempo il portiere con la punta». Sulla partita: «Poteva essere insidiosa, perché avevamo visto le ultime gare del Messina e qualche difficoltà poteva crearcela. Noi però siamo stati molto bravi a indirizzare subito la partita e a chiuderla».

Ed ora tocca al gruppo crederci. «La salvezza resta il primo obiettivo, il resto dipende solo da noi. Dobbiamo capire cosa vogliamo realmente, se cioè vogliamo continuare a dar fastidio lì, tra le prime posizioni. Spero proprio sia così, perché sarebbe bello provare a dar fastidio fino alla fine alle squadre costruite per vincere. Dipende solo da noi». Decisamente positiva finora la sua esperienza in maglia corallina: «Merito della fiducia che sento nei miei confronti e della continuità che sto trovando, che per un attaccante è fondamentale».

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Il Mattino