Il Napoli ritrova Damato. Soprattutto lo ritrova Sarri, l’allenatore che il fischietto pugliese aveva fatto infuriare la scorsa primavera. «Dalla panchina il fallo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ma se quello in casa del Sassuolo resta il capitolo più noto della recente storia tra il Napoli e Damato, nella passata stagione ci furono altri episodi che i tifosi azzurri non avranno dimenticato. Ad inizio campionato, la squadra di Sarri non andò oltre lo 0-0 a Marassi contro il Genoa. Fu un pari beffardo, che tolse al Napoli la leadership in classifica ed anche in quella in quella occasione Damato finì travolto dalle critiche: il mani di Ocampos e la trattenuta su Milik avrebbero potuto essere episodi determinanti di una gara dal risultato piatto. Così come sempre Damato fu il fischietto che al San Paolo diresse la gara tra gli azzurri e la Lazio, un 1-1 con rimonta biancoceleste non segnato da episodi arbitrali ma che mostrò un Napoli spento e inconcludente, con un Milik ai box da poco e un Mertens ancora poco calato nel ruolo di prima punta.
Tra tanti episodi negativi, anche una vittoria nel 2016/17 con il fischietto di Barletta, il 3-2 esterno ad Empoli lo scorso marzo. In quel caso il rigore assegnato a Mertens si rivelò generoso (il piede del belga era sulla linea dell’area), ma il finale fu incandescente con un altro rigore fischiato per fallo di Ghoulam. Il gol di Maccarone dal dischetto rischiò di riaprire un match che sembrava già deciso dopo il triplo vantaggio azzurro, ma in quel caso Damato riuscì ad uscire dall’occhio del ciclone Sarri.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino