Udine. Il Napoli travolto a Udine (3-1) resta a meno sei dalla Juve e lascia qui quasi per intero le speranze scudetto: a sette partite dalla fine la rimonta ai bianconeri di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CLICCA QUI E RILEGGI LA DIRETTA
IL TABELLINO
Udinese-Napoli 3-1
Udinese (3-5-1-1): Karnezis; Heurtaux, Danilo, Felipe; Widmer, Kuzmanovic, Badu (Piris), Fernandes, Armero; Thereau (Perica); Zapata (15' st Matos). In panchina: Meret, Wague, Edenilson, Pasquale, Adnan, Hallfredsson, Lodi, Iniguez, Balic. All.: De Canio.
Napoli (4-3-3): Gabriel; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho (28' st El Kaddouri), Hamsik; Callejon (18' st Mertens), Higuain, Insigne (5' st Gabbiadini). In panchina: Rafael, Reina, Strinic, Maggio, Regini, Chiriches, Valdifiori, David Lopez, Chalobah. All.: Sarri.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Reti: 13' pt Fernandes (r.), 24' pt Higuain, 46' pt Fernandes. 16' st Thereau.
Note: Espulso: Sarri al 26' pt. Espulso: Higuain 30' st. Ammoniti: Heurtaux, Koulibaly, Gholulam, Kuzamanovic, Widmer, Fernandes, Jorginho. Recupero: 1'; 6'.
LA PARTITA (a cura di Marco Perillo)
Prima dell'inizio, un doveroso minuto d'applausi per il grande Cesare Maldini, scomparso oggi. Al 2' Bruno Fernandes è in fuorigioco, difesa azzurra schierata bene. Spingono di più i padroni di casa, ma il Napoli sembra essere sul pezzo. Qualche difficoltà in fase d'impostazione, con Jorginho marcatissimo. Al 12' la frittata: Koulibaly atterra Badu e viene ammonito (era diffidato). Sul dischetto va Bruno Fernandes che la mette dentro nonostante l'intuizione di Rafael. Lo stesso Fernandes va vicino al 2-0 al 16' lasciato colpevolmente solo in area.
Insigne ha una buona occasione al 20' ma sciupa, Ghoulam calcia dalla distanza nell'azione successiva ma il tiro è alto. Ci pensa però il 'solito' Higuain a pareggiare con un missile sotto la traversa al 24'. Manco il tempo di esultare che c'è ancora un rigore per l'Udinese, Ghoulam atterra Widmer. Bruno Fernandes va di nuovo sul dischetto ma Gabriel stavolta para e difende il pari. Al 27', in un susseguirsi di emozioni, viene espulso il tecnico azzurro Sarri.
Al 31' Callejon ha una buona opportunità per segnare, poi uno svarione difensivo azzurro favorisce Thereau ma interviene "l'angelo" Gabriel. Partita vivissima alla Dacia Arena. L'Udinese gioca al meglio delle sue possibilità - contrariamente come fatto contro la Juve che qui aveva "passeggiato" - e l'ex Zapata per poco non sigla di testa il vantaggio al 34'. Due minuti dopo ammonito Kuzmanovic per un fallo su Insigne (fino a quel momento poco efficace). "Dramma" al 45', quando un avventato Gabriel lascia la porta vuota e Bruno Fernandes ne approfitta segnando in rovesciata. Termina così il primo tempo.
Nel secondo si prova a recuperare, ma manca il supporto degli esterni e Hamsik non è nella solita forma. Il Napoli ci prova, ma si vede che non è giornata. Anzi, s'intuisce che possa andare come a Bologna, all'andata. E infatti al 12' gra cross di Widmer e Thereau che comodamente insacca con una difesa azzurra immobile. Il Napoli va praticamente in bambola, Jorginho nervoso si fa ammonire. Si capisce che il sogno scudetto va sfumando e le gambe non reggono. Al 13' entra Mertens per Callejon, ma la musica non cambia. Può riaprirla Insigne al 21' ma c'è poca convinzione: sciupa a lato. Non a caso è Lorenzo a fare spazio, al 26' a Manolo Gabbiadini. Addirittura Sarri prova la trazione anteriore inserendo El Kaddouri per Jorginho. Ma al 29' viene espluso per un fallo con reazione Gonzalo Higuiain: furia contro i calciatori dell'Udiense e l'arbitro. E' la fine. E' la metafora di un sogno scudetto sfiorato e fallito. Higuain reagisce in malo modo al secondo giallo sventolatogli da Irrati di Pistoia.
Per il resto, El Kaddouri ci prova di testa. Mertens viene ammonito. Hamsik prova a metterci del suo ma non basta, la palla non entra. Sei i minuti di recupero, qualche spunto d'attacco. Una mestizia assoluta. L'arbitro fischia. Finisce un sogno, ma mantenere il secondo posto - a questo punto - resta un obiettivo importante.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino