Ultras, minacce e razzismo: sotto accusa anche le curve di Inter, Lazio e Roma

Duri messaggi dei tifosi nerazzurri alla squadra dopo l’ultimo ko

La curva della Roma
Ottobre 2022, Vittorio Baiocchi - pregiudicato 69enne e capo ultrà dell’Inter - viene ucciso in un agguato, e nel mentre i neroazzurri sono in campo contro la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Ottobre 2022, Vittorio Baiocchi - pregiudicato 69enne e capo ultrà dell’Inter - viene ucciso in un agguato, e nel mentre i neroazzurri sono in campo contro la Sampdoria a San Siro. La notizia si diffonde in fretta e durante l’intervallo gli ultras della curva Nord neroazzurra invitano tutti gli altri tifosi a lasciare lo stadio.

«I tifosi volevano rimanere in curva a vedere l’Inter ma i capi ultrà hanno costretto tutti ad uscire con la forza, ho visto bambini piangere e persone venire spintonate perché non volevano andarsene. Io ero con una mia amica e mi è venuto un attacco di panico. Pensavo di prenderle», racconta qualcuno su Twitter. È un episodio che lascia il segno, perché denuncia la gestione autoritaria da parte di alcuni gruppi organizzati all’interno della curva. Il caso diventa di portata nazionale e in molti si schierano nettamente contro la tifoseria organizzata dell’Inter. E proprio ieri è arrivato un duro comunicato da parte degli esponenti della curva nei confronti della squadra. «Resteremo a fianco ancora una volta i nostri colori, ma sia chiaro che la pazienza è finita e se non si raggiungeranno questi risultati, riterremo tutti i responsabili e li tratteremo come meritano», minacciando la squadra dopo i brutti risultati raccolti nelle ultime gare. 

Stadio diverso, episodi diversi. Perché a Roma - stadio Olimpico - è successo di tutto nelle ultime due settimane. Prima i cori razzisti (di natura antisemita) e addirittura spunta una maglia della Lazio con scritto «Hitlerson 88». Qualcuno prova a definirla una «bravata», ma è chiaro che bravata non è. E infatti le forze dell’ordine insieme al club biancoceleste si danno da fare per individuare i colpevoli e sanzionarli. Succede tutto in poco tempo, perché bisogna fare in fretta: trovare i responsabili e punirli severamente. Si trattava di un ragazzo tedesco simpatizzante della Lazio, scovato grazie alla visione dei filmati delle telecamere dell’impianto sportivo. L’uomo è stato identificato insieme con altre due persone e sarebbe entrato allo stadio senza la maglietta che è stata poi indossata solo a derby cominciato. Sempre Roma, stavolta sponda giallorossa e il fatto risale a domenica pomeriggio, quando Mourinho ha intimato alla curva sud di interrompere i cori di matrice razzista rivolti a Stankovic, allenatore della Sampdoria durante la gara dell’Olimpico. 

«Vorrei tanto che “rispetto” finisse su tutte le maglie per testimoniare un impegno in campo e sugli spalti dei nostri stadi, ma non solo. Quindi, non si possono accettare le risse delinquenziali in curva che mettono a repentaglio la sicurezza dei tifosi e i cori razzisti, tutti». Lo ha scritto su Twitter il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, dopo gli episodi di scontri tra tifosi del Napoli al Maradona e i cori di stampo razzista dei romanisti verso l’allenatore della Sampdoria, Dejan Stankovic.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino