«Questa squadra ha tanta qualità. Cerco di ruotare tutti gli elementi della rosa, ma non è facile. Tanti stanno fuori e meriterebbero di giocare. Fabián...
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Tutto giusto. Ma nel lungo discorso di Carletto alle telecamere dopo il match contro la Fiorentina manca uno dei nomi più attesi, quello di Simone Verdi. Il calciatore più chiacchierato dell’ultimo semestre, dopo il mancato arrivo in azzurro dello scorso gennaio con Sarri, si era candidato in estate ad essere protagonista quest’anno con la nuova gestione, visti anche i 25 milioni investiti per lui. Dei primi 360 minuti di questa stagione, però, Verdi ne ha giocati solo 45, il primo tempo di Genova contro la Sampdoria che è stato forse il momento peggiore del nuovo anno. Ancelotti ci ha messo poco a cambiare idea dopo non averlo visto per le prime due partite, con una sostituzione all’intervallo che sapeva tanto di bocciatura.
In casa Verdi, però, il sereno ed il buon umore non sembrano passati. L’esterno azzurro è accompagnato nella sua esperienza napoletana dalla sempre presente Laura, compagna che ha spostato a Napoli tutti gli impegni pur di restare accanto al calciatore quotidianamente. Entrambi hanno sposato pienamente la città, vivendola ogni giorno in prima persona tra il mare di Posillipo e le vie del centro storico. Appena possibile fanno ritorno a Bologna, come in occasione dell’ultima pausa delle nazionali, ma con in testa l’obiettivo chiaro di affermarsi in azzurro.
Anche sabato, nel pieno della spinta alla ricerca della vittoria, Ancelotti gli ha preferito Ounas come sostituto di Callejon, ma non è detto che nuove chances non possano arrivare già nei prossimi giorni per l'ex Bologna. Martedì continua infatti il lungo tour de force per il Napoli, il primo di questa stagione. Tra champions League e campionato, gli azzurri sono attesi da sei gare in diciannove giorni, praticamente un match ogni tre. «Farò ruotare tutti, sarà una rotazione naturale perché voglio tenere motivato tutto il gruppo», ha annunciato Ancelotti ed è questa la prima speranza di Verdi. Per dimenticare al più presto il primo tempo di Marassi e diventare finalmente protagonista anche in azzurro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino